CORI – Sabato sera tra arte, cultura e gastronomia. E’ quello organizzato a Cori dal Comitato Madonna del Soccorso in occasione dei festeggiamenti della Patrona Populi Corani. Salità sul palco di Piazza Signina il Califfo, il 72enne amante latino, impegnato nel sociale e laurea honoris causa in filosofia, che ha scaldato il pubblico femminile con i suoi testi d’autore, ripercorrendo la sua lunghissima carriera, dai primi anni ’60 fino all’ultimo cd “C’è bisogno d’amore”, passando naturalmente per la celeberrima, e tatuata sull’avambraccio destro, “Tutto il resto è noia”.
Per i maschietti le Village Girl Cinzia, Ada, Chiara, Serena ed Alessia la risposta femminile al gruppo musicale famoso in tutto il mondo i Village People. Le bellissime ragazze reinterpretano in modo rivisitato e riarrangiato i più grandi successi della band americana come: “5 O’clock in the morning”, la famosa “Ymca”, “In the navy” e “Macho man” che nel loro stile diventa “Macho girl”, tutto in uno spettacolo sensuale e travolgente fatto di coreografie spettacolari eseguito da questo meraviglioso gruppo di dancers e cantanti professioniste.
GASTRONOMIA – In programma anche una tavola rotonda coordinata dalla Compagnia dei Lepini, alla quale partecipano i rappresentanti delle istituzioni e delle attività produttive ed esperti del settore, finalizzata a promuovere e valorizzare il prosciutto cotto al vino di Cori, un prodotto unico al mondo che nasce da un’antica ricetta.
Grazie al suo ideatore, che non sappiamo chi fosse, si è ottenuto un prosciutto gustoso e genuino, arricchito dall’aroma del fieno di campo, dalla salvia, dal rosmarino, il tutto innaffiato dal buon vino bianco corese.
Una volta selezionati i migliori prosciutti, essi vengono preparati con cura: particolare attenzione è posta nel conservare inalterate le caratteristiche della carne, i suoi valori nutrizionali, la calibrazione del sale, la relativa stagionatura: ne risulta un prodotto genuino, senza conservanti né polifosfati, e dal gusto ricercato; ottimo come spuntino, indicato come antipasto o come secondo piatto alternativo, purché accompagnato dall’ottimo vino e dal buon pane locale.