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Torino, al Salone del Libro con Antonio Pennacchi

Antonio Pennacchi

TORINO – Ci sarà anche Antonio Pennacchi tra gli ospiti della 23esima edizione della Fiera internazionale del libro di Torino. Lo scrittore pontino sarà domenica mattina alle 11.30, al Caffè Letterario per presentare il suo ultimo romanzo “Canale Mussolini”, tra i candidati finalisti della 64esima edizione del “Premio Strega”.

Motivo conduttore nell’edizione della Fiera torinese in corso è la memoria, tema caro all’autore nostrano che nel suo ultimo lavoro intreccia le vicende dei personaggi a quelle di mezzo secolo di storia italiana, rievocando  il passato controverso e insieme epico del Paese, animando ricordi  con sguardo lucido e ironico.

IL LIBRO – Canale Mussolini è l’asse portante su cui si regge la bonifica delle paludi pontine. I suoi argini sono scanditi da eucalypti e alle sue cascate i ragazzini fanno il bagno e gli aironi trovano rifugio. Su questa terra nuova, bonificata dai progetti ambiziosi del Duce e fatta di città appena fondate, giungono e si insediano migliaia di persone provenienti dal Nord. Tra questi coloni ci sono i Peruzzi. A farli scendere dalle pianure padane sono il carisma e il coraggio di zio Pericle. Con lui i vecchi genitori, tutti i fratelli, e le nuore. E poi la nonna, dolce ma inflessibile nello stabilire le regole di casa cui i figli obbediscono senza fiatare. Il vanitoso Adelchi, più adatto a comandare che a lavorare, il cocco di mamma. Iseo e Temistocle, Treves e Turati, fratelli legati da un affetto profondo, fatto di poche parole e gesti assoluti, promesse dette a voce strozzata sui campi di lavoro o nelle trincee sanguinanti della guerra. E una schiera di sorelle, a volte buone e compassionevoli, a volte perfide e velenose come serpi. E poi c’è lei, l’Armida, la moglie di Pericle, la più bella, andata in sposa al più valoroso. La più generosa, capace di amare senza riserve e senza paura. E Paride, il nipote prediletto, buono e giusto, ma destinato, come l’eroe di cui porta il nome, a essere causa della sfortuna che colpirà i Peruzzi e li travolgerà.

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