LATINA – “La misura è colma. Per quanto ci riguarda possiamo anche lasciare il servizio del 118, seppur a malincuore. Ma questi continui ritardi nelle rimesse da parte della Regione Lazio, e di Ares 118 prima, non ci consentono di continuare serenamente nel nostro lavoro a favore della sicurezza dei cittadini e soprattutto creano un grosso danno agli operatori nel ricevere le loro spettanze”. Questa la dichiarazione del Commissario provinciale Cri Giancarlo Rufo in merito all’ennesima situazione che si è venuta a creare con la Regione Lazio. Il Comitato provinciale Cri di Latina deve ricevere circa 2,6 milioni di euro dalla Pisana a copertura di questo primo semestre dell’anno.
“Nelle scorse settimane – prosegue Rufo – il Comitato centrale è venuto in aiuto di Latina disponendo un’anticipazione di cassa da 500mila euro, così da consentirci di pagare gli operatori. Il mandato è stato firmato il 20maggio scorso, anche se la banca ha poi effettuato il bonifico a noi solo il 31 maggio con valuta 1 giugno. Comunque, nei prossimi giorni riusciamo a pagare le varie spettanze, come agli infermieri e ai medici”.
Per questo il Commissario provinciale Cri Giancarlo Rufo ha inviato una lettera ai vertici nazionali e regionali della Cri e alla Regione Lazio per renderli edotti dell’intenzione di laciare il servizio. “Stante questa situazione il comitato di Latina torna fermamente a richiedere che sia sollevato dall’onere della gestione della convenzione con Ares 118, o quanto meno che la stessa gestione possa essere realizzata con una diversa organizzazione e personale non dipendente dal Comitato di Latina per procedere con maggiore ordine a tutto ciò che è istituzionalmente previsto”, ha scritto Rufo nella missiva.