LATINA – Trasferta amara per la delegazione di lavoratori Nexans e rappresentanti sindacali partita da Latina alla volta di Parigi per chiedere di salvare il sito produttivo di Borgo Piave. Il confronto con i vertici della multinazionale francese si è concluso con un nulla di fatto. Il presidente Frederic Vincent è stato perentorio: la sede pontina deve chiudere. Il management si è detto disposto a discutere su un piano di ristrutturazione, un cenno è stato fatto alla possibilità che sul sito possano concentrarsi interessi locali. Ma sindacati e dipendenti chiedono maggiori garanzie e il mantenimento di parte delle attività produttive sul territorio pontino. Dunque la battaglia contro la dismissione dello stabilimento di Latina continua: «Non lasceremo nulla di intentato – assicura Roberto Cecere, segretario provinciale della Femca Cisl – faremo pressing sul governo italiano cui chiediamo un intervento concreto, e sull’Enel affinché nuove commesse siano affidate al sito pontino».
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Prossimo summit il 30 giugno a Roma, presso la sede del Ministero dello sviluppo economico. Istituzioni e sindacati si incontreranno per parlare delle ipotesi di riconversione cui proprio i vertici francesi hanno accennato.
