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Delitto di Igor/ Nel processo il testimone più giovane inchioda Morlando

L'imputato Giovanni Morlando

LATINA – Ha ricostruito la sera del delitto, la sequenza dopo l’uccisione di Igor Franchini, Vittorio Sabatini, oggi diciottenne, testimone chiave ieri nel processo a carico di Giovanni Morlando per l’omicidio del ballerino di Scauri. A testimoniare dovevano essere in tre Andrea Casciello, già condannato per il delitto con rito abbreviato, Andrea Buono e il diciottenne. Il primo, inizialmente il grande accusatore, si è avvalso della facoltà di non rispondere, il secondo era assente giustificato.

LA TESTIMONIANZA – Sabatini, assistito dall’avvocato Maria Belli, è apparso determinato a riferire i fatti: ha raccontato di essere arrivato nella villetta del delitto poco dopo l’omicidio insieme con Andrea Buono, di aver trovato il corpo di Igor già avvolto in una coperta nel corridoio e tutt’intorno sangue soprattutto in cucina. Ha detto di non aver avuto molto tempo, di essere rimasto sconvolto, e di aver ricevuto immediatamente ordini da Morlando e Casciello: disfarsi del telefono dell’orologio e del portafogli di Igor. Casciello, in quello stesso frangente, avrebbe riferito di una lite furibonda tra Morlando e Franchini per un debito di droga, di essere intervenuto per separare i due e di aver schiacciato Igor contro il frigorifero, mentre all’improvviso Morlando aveva afferrato il coltello colpendo ripetutamente il ballerino fino ad ucciderlo.

Ascoltati ieri anche investigatori e tecnici. Martedì prossimo è prevista la testimonianza  di Buono.

La vittima Igor Franchini

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