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Direzione generale del Comune, De Marchis attacca l’amministrazione Zaccheo

Giorgio De Marchis

LATINA – La vicenda del rinnovo contrattuale al Direttore Generale del Comune di Latina, rappresenta in modo emblematico la filosofia economica che dell’amministrazione Zaccheo e dalla maggioranza di centro destra.
L’attività dell’ultimo governo cittadino si è contraddistinta per una politica che non ha badato a sprechi a scapito dei servizi ai cittadini che venivano tagliati oppure, come nel caso della TIA, erogati a fronte  di tariffe altissime.
Quanto sta succedendo è senza dubbio molto grave, davanti alla crisi in atto, l’Amministrazione Zaccheo ha deciso di rinnovare un contratto che non aveva i fondamenti di legittimità.
Molto probabilmente la questione della Direzione Generale è soltanto la punta dell’icebergdi un modello gestionale diffuso che aveva nella superficilità e nella mala amministrazione il suo centro motore.
Purtoppo, la rinconferma dell’incarico di Direttore generale da parte del Commissario Prefettizio, è stato determinato anche dalla posizione politica errata tenuta dalla rappresentanza istituzionale del PD e, malgrado il sottoscritto non ne fosse a conoscenza e non ne condividesse l’impostazione, mi sento oggi in dovere di chiedere scusa alla città per un errore grave commesso anche dal PD.
Mi dispiace e chiedo scusa al Commissario Nardone, se anche quella proposta sbagliata lo ha indotto a commettere un errore così grave e macroscopico.
Ho avuto modo di manifestare pubblicamente il mio disappunto e la contrarietà alla
riconferma del Direttore generale, ancora oggi penso sia doveroso sottolineeare che il tema sia di fondamentale importanza politica. Nulla di personale nei confronti
dell’ex DG, tuttavia è indispensabile chiarire alcuni punti, il primno dei quali è che non serve una figura di quel tipo nel contesto di ordinaria amministrazione come l’attuale, la figura si sovrappone con quella del nuovo segretario generale ed infine occorre ricordare l’alto costo per le casse pubbliche determinato dal mantenimento di questo incarico, oltre 120.000 Euro l’anno,che non è in linea con il clima di austerity che dovrebbe segnare l’azione amministrativa degli enti locali soprattutto alla luce della manovra.
Ci sono tutti i presupposti per la determinazione di un danno erariale nei confronti
dell’Ente, mi auguro che si ponga fine una volta per tutte a questa politica assurda che
in questi anni ha bruciato migliaia di euro dei latinensi in opere inutili, società partecipate fallimentari e contratti di dirigenti costosissimi.

Riceviamo e pubblichiamo da
Giorgio De Marchis
Coordinatore Comunale PD

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