LATINA – “Anche la polizia locale potrebbe contribuire, come avviene in moltissime altre zone d’Italia, nella lotta contro le associazioni criminali di stampo mafioso, a partire dal controllo integrato del territorio. Collaborando insieme alle altre polizie statali potrebbero liberare le forze di quest’ultime da compiti di prossimità per indirizzarle nelle indagini dei reati tipici della Camorra, ma non si capisce per quale motivo nella provincia di Latina questo percorso viene ostacolato spesso proprio dalla politica”.. Lo ha dichiarato in una nota Alessandro Marchetti, segretario regionale Sulpm aggiungendo che “Oggi la maggior parte dei poliziotti municipali di questa provincia sono lasciati disarmati – sono armati solo a Latina, Terracina, Sabaudia mentre a Fondi è armato solo un terzo del corpo”.
Vigili urbani, armi spuntate contro la criminalità
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