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“Aprilia, Urbanistica e Territorio – La città ha bisogno di risorse”

APRILIA – “Aprilia, Urbanistica, piani e programmi per il recupero urbano e delle periferie”, è il tema del convegno organizzato dall’Assinarch, l’associazione Ingegneri Architetti di Aprilia, che ha aperto un’ampia finestra sui temi urbanistici per quanto riguarda il nostro territorio. Il dibattito si è svolto presso l’aula consiliare del Comune di piazza Roma, ieri (venerdì 16 luglio) alle 17.00. Tracciato un bilancio, per quanto riguarda Aprilia, sull’attuazione del Piano Casa e sulla Variante dei nuclei abusivi.

GLI INTERVENTI : Ha aperto il convegno il sindaco di Aprilia, Domenico D’Alessio. “Ringrazio l’Assinarch di Aprilia perché offre sempre momenti di confronti importanti ed utili per la collettività. Per quanto riguarda la variante di recupero stiamo aspettando che la Regione Lazio torni a lavorare su questo progetto. L’iter è andato molto avanti ma siamo di fronte ad un momento di svolta. Chiederemo, naturalmente, alla Pisana di tornare ad occuparsi in modo serio della città di Aprilia”. 

Michele Magliocchetti, presidente Assinarch di Aprilia: “”A seguito della recente delibera del Giunta Regionale del Lazio, del dicembre 2009, in applicazione della legge regionale sul piano casa, i cui termini di applicazione sono scaduti al 28 giugno 2010, il comune di Aprilia ha pubblicato dei bandi per la realizzazione di programmi integrati per il recupero ambientale e il recupero delle periferie art. 7 e 8 della L.R. 21/2009. Si è ritenuto opportuno, quindi, verificare il quadro complessivo di riferimento in cui sono collocati i Programmi Integrati. Inoltre a breve ci sarà un altro bando, per reperire aree dove realizzare interventi di edilizia economica e popolare convenzionata, sovvenzionata o con affitti a canone concordato. Tutti interventi che porteranno un notevole sviluppo edilizio nei prossimi anni e che porteranno con sé, così prescrive la legge, dotazioni straordinarie (straordinarie nel senso di superiori all’ordinario, non eccezionali), di standard urbanistici, di opere di urbanizzazione primaria, nonché una quota destinata ad edilizia residenziale sociale, in una parola più servizi per la città”.

Antonio Terra, assessore all’Urbanistica del Comune di Aprilia: “Il Piano Casa è di difficile attuazione per il nostro territorio. Ci sono delle limitazioni che impediscono ai 55 nuclei abusivi della città di potervi ricorrere, nonostante le concessioni in sanatoria. Sono insediati, infatti, in un’area agricola che non è compresa nell’attuazione della norma del Piano Casa. La variante non è stata ancora licenziata dalla Regione e stiamo quindi in un momento di stallo. Siamo comunque in una fase istruttoria che ci fa ben sperare. E’ necessario innalzare il livello della qualità della vita per le periferie. Stiamo analizzando tutti i piani di lottizzazione e abbiamo scoperto cose assurde. Ognuno ha messo mano al proprio lotto come voleva, molti si stavano realizzando anche un strada a proprio piacimento senza aspettare l’approvazione del Comune di Aprilia e della stessa variante. Speriamo che arrivino nuovi contributi in relazione alla Legge 6, quella speciale costituita dalla Regione Lazio proprio per recuperare i nuclei abusivi. Una cosa è certa non possiamo più perdere tempo”.

Daniele Iacovone, Architetto, Direttore Generale Urbanistica Regione Lazio: “Il bilancio che presentiamo qui oggi (ieri) è certamente negativo per questo territorio in relazione all’applicazione della Legge 21. Nessuna richiesta, infatti, è stata avanzata per il Piano Casa. E’ un dato comunque che rispetta il trend nazionale. Anche nelle altre regioni, infatti, le richieste di utilizzo di questo nuovo piano urbanistico pensato dal Governo Berlusconi sono state pochissime. C’è un’ampia inchiesta anche sul Sole24ore in materia che riferisce, appunto, che le grandi aspettative che si nutrivano nel Piano Casa non hanno combaciato con i risultati effettivamente registrati. Nelle regioni dove ci si aspettava un boom di richieste, come per esempio la Lombardia (solo 300 richieste) e la Toscana ( anche qui circa 300 casi), non si è riscontato l’effetto sperato. I difetti, a distanza di un anno possiamo dirlo, sono tanti. Prima di tutto la non considerazione delle zone agricole per l’ampliamento degli edifici e il ruolo marginale affidato alle amministrazioni comunali sia per gli operatori che per i professionisti. Si sono verificati per esempio numerosi problemi per le coperture finanziarie delle opere. La Regione comunque ha offerto una serie di bandi sia per il privato che per il pubblico che bisogna conoscere nel dettaglio e sfruttare al meglio perché si possono ottenere ottimi finanziamenti per realizzare i propri progetti”.

Enrico Giusto – Architetto, Presidente A.N.P. Associazione delle Nuove Periferie del Lazio: “Siamo riusciti a portare nell’ambito regionale il problema urbanistico legato soprattutto ai nuclei abusivi. C’è molto da lavorare. Bisogna conoscere bene l’argomento per adottare le metodologie giuste per il recupero socio-urbanistico dei nuclei spontanei. La popolazione non può continuare a vivere senza fogne o senza i servizi ordinari, anche se a nostro avviso si tratta di opere realizzabili, senza un eccessivo costo economico”.

Ugo Petronio – Avvocato, Ordinario di Diritto Romano Università “La Sapienza”: “Gli usi civici sono stati utilizzati per regolare la vita del passato per il godimento effettivo dei territori. Si dividevano in due tipi; boschi e pascoli e quelli relativi alle coltivazioni. Poi è stata introdotta la proprietà privata e tutto è cambiato. Con il tempo la situazione è cambiata ad oggi in molti pensano che siano inutili. Ma da una parte sono serviti per tutelare la popolazione permettendo di soddisfare le esigenze primarie come il bere e il nutrirsi. Il territorio di Ardea è completamente assoggettato agli usi civici, anche quello di Aprilia lo è parzialmente. In molti casi sono serviti per la tutela paesistica dei territori, in altri hanno creato dei vincoli per la cessione di alcune proprietà.

Ha coordinato il dibattito l’architetto, Vincenzo De Gennaro.

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