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LATINA – All’incontro con la neoeletta Assessore Regionale Angela Birindelli con Ass.ni di categoria, Sindaci, Ass.ri dell’agricoltura dei Comuni della Provincia di Latina, e con i consiglieri regionali Gina Cedrone, Di Giorgi Giovanni e associazioni sindacali, invitate dall’ass.re Tiero, sono emerse tutte le problematiche relative alla situazione di emergenza del nostro territorio in tema di agricoltura. In primis l’emergenza batteriosi del kiwi, il cilipede del castagno, il problema dei prezzi del latte, la strage delle palme. Il nuovo assessore si è reso ampiamente disponibile ad affrontare, come del resto già in essere, tutte le problematiche evidenziate come emergenze, ma resta di fatto la considerazione che la nostra crisi in tema di agricoltura sul territorio, è caratterizzata da ormai molto tempo, dall’abbandono dell’imprenditoria verso il settore agro-alimentare, per una serie di impedimenti legati alla carenza sul territorio di infrastrutture, alla globalizzazione del mercato e alle politiche europee che penalizzano i territori e la piccola imprenditoria e alla mancanza sul territorio di volontà politiche indirizzate in tal senso (istituzione di filiere agroalimentari fino al piccolo dettaglio e di cooperative autogestite per la gestione delle stesse).
Il segretario provinciale della’Unione Territoriale UGL di Latina : “Lo scenario che si evidenzia ai nostri occhi è caratterizzato da ettari e ettari di terreni incolti, abbandonati da agricoltori che non hanno mai ricevuto fondi a garanzia del proprio lavoro o come investimenti per il futuro e le nuove generazioni, industrie agroalimentari che hanno chiuso i battenti lasciando centinaia di persone senza lavoro e l’economia legata ai prodotto locali in ginocchio (ex zuccherificio, Cirio, Granarolo). Recuperare decenni di abbandono e politiche che non hanno voluto farsi portavoce di tanto disastro, risulta ora arduo e complicato, ma abbiamo davanti 5 anni di governo alla Regione che speriamo diano respiro ed ossigeno a questo settore segnato dall’emergenza. Mentre si fanno studi, indagini, raccolta dati, sperimentazioni, l’agricoltura e la sua economia stanno morendo, e con essa una parte della nostra cultura e la possibilità di creare posti di lavoro in alternativa alla crisi dell’industria . Sarebbe importante legare le ultime esperienze rimaste sul territorio come imprenditoria agricola, all’agriturismo, con finanziamenti ad incentivo tese a creare queste opportunità. Ci auguriamo che si possano creare sinergie per fronteggiare questa ulteriore emergenza legata al nostro territorio”
