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“Non ho ucciso io Igor”, lo ha detto Giovanni Morlando

 

Il Tribunale di Latina

LATINA – “Non l’ho ucciso io Igor”. E’ quello che ha detto questa mattina durante il processo che lo vede sul banco degli imputati, Giovanni Morlando accusato di omicidio volontario, ritenuto il presunto responsabile della morte di Igor Franchini il ballerino massacrato con 43 coltellate e il cui corpo è stato ritrovato nel gennaio del 2009 alla periferia di Formia. Nell’aula della Corte d’Assise è stato il giorno della deposizione dell’imputato, ascoltato per oltre un ‘ora Morlando che è apparso imperturbabile e non ha tradito un filo di emozione, ha risposto alle domande del pm Raffaella Falcione, del presidente della Corte d’Assise Pierfrancesco De Angelis e delle altre parti. Il giovane ha ricostruito quello che è avvenuta la sera del delitto. <N on ero in casa ma ero in ospedale perché mi ero fatto male cadendo in motorino, quando sono tornato è successo un macello – ha detto Morlando – non è stata una bella scena, il corpo di Igor era a terra in cucina, ma non ho visto i coltelli>. L’imputato ha tirato in ballo l’altro giovane ritenuto il co-autore: Andrea Casciello, condannato lo scorso marzo con il rito abbreviato a 18 anni di reclusione. <E’ stato lui a costringermi di aiutarlo nel pulire la scena del delitto e a caricare il cadavere in auto e poi a dargli fuoco. Casciello ha cosparso di benzina il cadavere e io ho appiccato il fuoco>. Per bruciare l’auto invece è avvenuto l’esatto contrario, secondo la ricostruzione dell’imputato.

Igor Franchini in un'esibizione pochi mesi prima della morte

Morlando inoltre ha tirato una terza persona che apparterrebbe al gruppo napoletano degli scissionisti. L’udienza è stata rinviata al prossimo 4 ottobre.

 

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