LATINA – Ci sono anche Sabaudia e Itri tra i comuni che hanno subito sequestri nell’operazione “Untouchable” della Guardia di Finanza contro i Casalesi che tentavano di infiltrarsi anche negli appalti per la ricostruzione dopo il terremoto dell’Aquila. 6 le persone arrestate, tra cui il 50enne Raffaele Bencivenga, imprednitore edile con solide ramificazioni della zona pontina: sono considerati le “espressioni economiche” del clan che abitualmente opera nel Casertano, guidato da Francesco Schiavone detto “Sandokan” e Francesco Bidognetti detto “Cicciotto ‘e mezzanotte”, ma che ha propaggini anche in altre Regioni d’Italia ed in particolare nel Lazio, in Abruzzo ed in Toscana. L’operazione è coordinata dalla Dda di Napoli e gli arrestati sono accusati di associazione per delinquere di stampo mafioso. 21 le società sequestrate, 118 immobili ed altri beni e valori per un valore complessivo di 100 milioni di euro.
52 gli indagati, tra cui un 73enne originario di Arzano residente a Sabaudia, suocero di Bencivenga) è accusato di essersi fatto interstare fittiziamente dei beni ruconducibili al Bencivenga.
Tra i vari sequestri anche alcuni immobili in via Arciglioni e in via Cesare del Piano a Sabaudia. A Itri sequestrato un terreno in località Bucefalo. Numerosi i lavoro svolti da Benvenga in provincia a partire dal capoluogo in via Coletta e a Ventotene, ha ottenuto un subappalto dal comune di Sperlonga.
L’AQUILA – Questa indagine ha consentito di monitorare le infiltrazioni della camorra casalese nelle commesse per la ricostruzione della città di L’Aquila, a seguito del devastante sisma del 6 aprile 2009. Infatti sono stati intercettati i colloqui telefonici con i quali gli arrestati disponevano l’invio del denaro necessario a finanziare le imprese costituite a L’Aquila, per loro conto, con il fine di aggiudicarsi i lavori per la ricostruzione.