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“Premio Sabaudia Cultura”, la Rete Italia di Corrado Calabrò

Corrado Calabrò, sul palco del Premio Sabaudia Cultura

SABAUDIA – Secondo appuntamento del “Premio Sabaudia Cultura”. Sarà il magistrato Corrado Calabrò, collaboratore negli anni ’60 del Consiglio dei Ministri presieduto da Aldo Moro, a salire sul palco domani alle 19 , per presentare il suo libro ‘Rete Italia’ e rispondere alle domande di Luigi Tivelli, direttore artistico del Premio, e di Giovanni Russo, presidente della giuria.

L’OPERA – Cos’è la ‘Rete Italia’ di Calabrò? Stato, mercato e libertà: questo in sintesi il dilemma non solo economico, ma anche politico e filosofico, che ha attraversato il dibattito culturale del Novecento e che ha trovato nuova linfa nel momento storico attuale, caratterizzato da evidenti fallimenti del mercato e dalla necessità di trovare nuove regole efficienti e condivise. L’esperienza di un uomo come Calabrò, che ha servito lo Stato per oltre quarant’anni rivestendo incarichi istituzionali di prestigio, dalle prima esperienze con Moro all’attuale Presidenza dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, costituisce un’occasione unica per rivisitare in senso critico la storia più recente del nostro Paese e per capire di quali nuove regole ed infrastrutture l’Italia si debba dotare per poter affrontare le sfide economiche e sociali del nuovo secolo. Con incalzante argomentazione Calabrò individua nelle reti di comunicazione di nuova generazione l’innesco indispensabile per far ripartire un’economia – quella italiana – ormai stagnante e far protendere il Paese verso una “società dell’informazione” moderna, efficiente e pluralista.

LA RASSEGNA – Il “Premio Sabaudia Cultura” è promosso dal Comune della cittadina pontina, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica. Dopo il successo della prima edizione quest’anno, su impulso del Sindaco Maurizio Lucci e del Vicesindaco e Assessore alla Cultura Giovanni Secci, la manifestazione, accanto al Premio assegnato dal pubblico, chiamato a votare sui singoli libri presentati, prevede un premio assegnato da una prestigiosa Giuria, presieduta da Giovanni Russo (scrittore del Corriere della Sera) e composta da Roberto Napoletano, Mario Sechi, Mauro Mazza, Emilio Carelli, Maria Latella, Giovanni Malagò, Gigi Marzullo e Rodolfo Carelli. Direttore artistico del Premio e conduttore delle serate è Luigi Tivelli, politologo e scrittore.

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