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Lega Aurunca: abolire le Soprintendenze

La Lega Aurunca intende sostenere attivamente la valorizzazione dei beni culturali che, pur rappresentando potenzialmente una importante risorsa per il nostro territorio, da sempre sono stati poco valorizzati se non addirittura trascurati dallo Stato. Tra i motivi di un tale ritardo nello sviluppo di politiche a tutela dell’enorme patrimonio dei beni culturali presenti nell’area aurunca vi è l’accentramento delle competenze in tale settore nelle Soprintendenze. Riteniamo che sia ormai maturata l’ora per una profonda riforma del settore, con l’abolizione delle Soprintendenze e l’affidamento delle competenze alle comunità aurunche. Lo Stato italiano, sinora, invece di consentire agli Enti locali, espressione dei territori, la possibilità di favorire una reale e fattiva valorizzazione della propria cultura, ha instaurato un vero e proprio controllo capillare del territorio attraverso le Soprintendenze, il cui operato ostacola da sempre lo sviluppo locale.

E’ fondamentale, dunque, attribuire alla Regione ogni potestà decisionale in materia di beni culturali, con conseguente trasferimento delle competenze ai territori secondo le diversificate esigenze dei settori dedicati alla cultura. Ciò provocherà una giusta valorizzazione del patrimonio culturale e una maggiore valorizzazione anche del personale impegnato nella salvaguardia del patrimonio culturale italiano, oggi mortificato a causa degli organismi periferici.

A questo si aggiunga che dagli anni Novanta non vengono più banditi concorsi rilevanti nelle sopraintendenze, con la conseguenza che restano inutilizzate le competenze acquisite nei corsi di laurea di Conservazione in beni culturali, e molti giovani non trovano spazio per lavorare a causa di una organizzazione burocratica inefficiente, ormai superata dalle sfide del nuovo millennio.

Riceviamo e pubblichiamo

dal presidente della Lega Aurunca

Giovanni Meschino

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