
Il consigliere regionale Di Giorgi
LATINA – Ad aprire il convegno “Agricoltura quale futuro?”, organizzato all’hotel Europa di Latina, e’ stato il consigliere regionale Giovanni Di Giorgi. Un incontro tra enti, istituzioni e rappresentanti di categoria, nato dalla necessità di creare un momento di confronto tra Angela Birindelli, l’assessore regionale alle Politiche Agricole e il mondo degli agricoltori. Il primo punto affrontato dal consigliere regionale e’ stato quello della necessità di capire, e soprattutto sapere,come si stanno evolvendo le pratiche a seguito della richiesta dello stato di crisi. Una richiesta avanzata da parte degli agricoltori e anche dalle forze politiche locali per cercare di risolvere e superare questo delicato momento. Inoltre il consigliere regionale ha scattato una fotografia sulla situazione attuale del settore agricolo ricordando alcuni dei fattori che nel corso degli anni hanno contribuito a una forte penalizzazione del settore.
“Tra i fattori di forte penalizzazione – ricorda Di Giorgi – non si può dimenticare il così detto “Corridoio Verde” grazie al quale c’e’ stata un’indiscriminata importazione di prodotti agricoli dall’esterno, specie dal Nord Africa, che hanno reso i nostri mercati non più competitivi in termini di prezzo di prodotto. Da non tralasciare, inoltre, per il territorio pontino il problema della qualità dei prodotti importati, che spesso non sono sottoposti agli adeguati controlli ai quali invece le nostre aziende sono obbligate”. Una considerazione approvata e condivisa anche dalla platea.
“Un altro fattore – continua Di Giorgi – e’ l’assegnazioni dei contributi, specie quelli regionali. Occorrono forme di selezione e di controlli affinché questi contributi possano effettivamente essere erogati a favore di quelle aziende che operano per la valorizzazione dei prodotti. E’ importante inoltre che i costi contributivi a carico delle aziende agricole del nostro Paese siano adeguate a quelli europei, che ammontano a circa 3,5 euro al giorno per singolo lavoratore agricolo”.
“Occorre dunque – conclude il consigliere regionale – trovare forme di intervento immediato per dimostrare come la Regione Lazio e’ vicina al mondo degli agricoltori. La parola e’ poi passata a Enrico Tiero, assessore provinciale all’agricoltura “Quando si parla di agricoltura e’ necessario confrontarsi con le istituzioni. I problemi del comparto sono visibili e reali, stiamo cercando di fare sistema per metterli in evidenza . Abbiamo chiesto da tempo un sostegno forte, anche dall’Unione europea, per aiutare questo importante comparto dell’economia. Mi auspico che venga riconosciuto la stato di crisi che riuscirà a dare una boccata d’ossigeno ai lavoratori e agli imprenditori agricoli” .
L’assessore Tiero ha poi chiesto all’assessore Birindelli di pensare, anche per la provincia di Latina, un’azione sulle quote latte come già fatto per la provincia di Roma. L’intervento successivo e’ stato quello di Danilo Calvani presidente Comitati Riuniti Agricoltori (CRA) “Prendiamo atto del grande impegno che ci stanno mettendo i nostri politici, ma la situazione e’ grave. I problemi di oggi sono nati e sono stati creati da chi ci doveva difenderci, ma che invece ci ha svenduto e lasciato da soli. Ci trattano da schiavisti, in merito allo sfruttamento della manodopera immigrata, ma a correre in nostro aiuto non e’ venuto nessuno. Una situazione anche questa che ha contribuito a mandarci sul lastrico.
E in tutto questo dove sono state le istituzioni?
Oggi siete qui, e vi rendo atto per esserci vicini rispettando gli accordi che avete preso con noi in campagna elettorale, ma questo non basta: vogliamo la tutela, e’ un dovere che il Paese ha nei nostri confronti. Combatteremo fino alla fine!”
Più cauto ma altrettanto efficace l’intervento di Gina Cetrone, componente della commissione regionale Agricoltura “L’agricoltura e’ in crisi da sempre, ogni giorno ci troviamo a fronteggiare una moltitudine di problemi ecco perché abbiamo bisogno della tutela delle istituzioni. Incentivare questo comparto significa far ripartire tutti gli altri settori dell’economia. La produzione della provincia di Latina e’ del 50% al livello nazionale, occupando il 7 posto nella classifica nazionale delle provincie agricole. Dal mio canto cercherò di fare da tramite tra la Provincia e la Regione per agevolare il dialogo e la soluzione dei problemi.”
La parola e’ poi passata al presidente della Provincia Cusani
“L’agricoltura rappresenta per il Lazio un importante settore di ricchezza fatturando 1.750 milioni di euro annui , 800 dei quali provengono dalla provincia di Latina, oltre 400 dalla provincia Viterbo e 520 dalla provincia di Roma. Numeri che ci fanno capire quanto sia necessario conoscere quali sono i ruoli e chi li esercita. come le associazioni di categorie che hanno un ruolo importante al pari della politica.
Tornado a parlare di numeri oltre 11mila le aziende iscritte alla Camera di Commercio di Latina di cui, negli ultimi sei mesi del 2009, 50 quelle che hanno chiuso. Le restanti stanno tenendo anche se sono in forte crisi.”
“Se vogliamo invertire la rotta – prosegue Cusani rivolgendosi all’assessore regionale – dobbiamo organizzare un’agenda in cui devono essere inserite le priorità. Basta con finanziamenti a progetti a pioggia che non concludono nulla, concentriamoci seriamente su pochi punti in grado di essere risolutivi”.
Poi il presidente affronta il tema del federalismo.
“ Il federalismo incombe e presto sarà una realtà, quindi avremo un maggiore esercizio di responsabilità e un maggiore potere decisionale. Spetterà sempre di più alle istituzioni locali gestire l’economia, e nel caso specifico l’agricoltura, solo cosi possiamo sperare di rendere le nostre aziende sempre più competitive”.
“Tutti sappiamo che il settore agricolo sta vivendo una crisi molto profonda – esordisce l’assessore regionale – Sono state 411 le imprese laziali che hanno chiuso nei primi sei mesi del 2010. Un segnale importante che deve essere colto dalla politica per pensare alle strategie per ripartire con azioni concrete che possano essere messe sul tavolo prima possibile altrimenti si rischia lo stato di crisi. Sono d’accordo con il presidente Cusani nel fare un’agenda con le iniziative più importanti in modo da riuscire concretamente a risolvere i problemi”.
All’incontro hanno partecipato: il commissario di Latina Dr Nardone, diversi sindaci della provincia di Latina, alcuni consiglieri provinciali ed altri rappresentanti di categoria.
