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AUDIO – Cirilli: “non è ancora tempo di alleanze”

Fabrizio Cirilli

LATINA – Sul futuro della nostra città …. al di là dei teoremi e delle strategie!Evitiamo la confusione che forse qualcuno sta volutamente creando e facciamo in modo che chi ha determinato questo degrado non passi ora per colui che intende risolverlo. Mi riferisco alle voci di liste, candidature e “fantomatici accordi” che in questi giorni ho appreso dai giornali , e che, in alcuni casi, paradossalmente riguardano anche me! La serietà vuole che prima ancora di individuare o proporre candidati e liste, oggi si debba cercare di comprendere la situazione della nostra città, dei suoi progetti rimasti sogni nel cassetto o che si sono addirittura trasformati in cambiali da pagare per i prossimi trent’anni. È importante fare ciò , non tanto per la mera consolazione di attribuire colpe e dire “…noi lo avevamo detto”, bensì per poter affrontare nel giusto modo la difficile situazione venutasi a creare e per poter costruire la speranza concreta di un futuro diverso.

La nostra città è sull’orlo di un baratro:

  • Le fabbriche chiudono.
  • Il commercio è strozzato dalla crisi dei consumi, dalle tasse comunali .
  • Il turismo è improvvisato e privo di programmi globali che lo articolino in infrastrutture e servizi con regole certe.
  • L’agricoltura, che legata al turismo avrebbe potuto rappresentare un connubio vincente, è completamente alla deriva ed a rischio estinzione
  • Il sistema sociale è inesistente. Le case popolari e/o ad affitto agevolato restano un sogno, i disabili sono costretti a restare rinchiusi nelle proprie abitazioni e la speranza di un loro inserimento nel mondo del lavoro è stata spazzata via da politiche clientelari e da macchinette parcometro.
  • Le politiche giovanili, culturali e dello sport sono tutte puntualmente rimaste al livello dei proclami elettorali di dieci anni fa.
  • E non parliamo dei debiti che tra progetti di finanza scellerati e sperperi vari il nostro comune dovrà affrontare.

Questo baratro è fatto anche di frustrazioni rispetto ad opere pubbliche che ci hanno fatto sognare e che puntualmente si sono rivelate essere solo degli spot propagandistici o addirittura devastanti per le casse pubbliche: 

  • il porto di Foce Verde
  • l’aeroporto
  • la metro
  • la cittadella giudiziaria
  • il “borgo marinaro”
  • il nuovo ospedale
  • la chiusura delle discariche e delle servitù ambientali
  • il centro intermodale
  • la biblioteca Stirling
  • la casa della cultura
  • etc etc…..

Il barato è fatto inoltre di inquietudine e preoccupazione per la pressante esistenza di una malavita locale e la crescente infiltrazione camorristica che, con una lunga scia di sangue, hanno condizionato e stanno ancora condizionando la nostra città attraverso l’usura, le estorsioni, il riciclaggio ed il traffico di stupefacenti. Io penso che se veramente si vuole lavorare, senza secondi fini legati a diatribe personali o a lotte di potere, per un futuro che ci allontani da questo baratro, l’approccio verso la prossima tornata elettorale, che avrà il compito di proporre percorsi di risalita, dovrà a essere diverso. Pertanto, in sintonia con questo ragionamento ritengo non essere questo il momento in cui si debbano indicare o ricercare candidati a sindaco usciti dal cilindro di turno o di preparare liste da proporre alla gente. chi lo sta facendo dimostra di non avere come obiettivo quello di risolvere i problemi ma esclusivamente quello di mettere in campo strategie di rivalsa o di interesse personale.  Questo è invece il momento di cercare di capire cosa non ha funzionato in passato e quali sono stati quegli errori politico amministrativi che ci hanno ridotto allo stato attuale. Solo dopo aver fatto ciò potranno uscire fuori quegli elementi che consentiranno di individuare le alleanze ed i candidati che dovranno essere i migliori per la città e non per coloro che li propongono.  Ritengo che questo sia l’unico approccio serio che possa dare speranze per il futuro ad una città che sempre più (giustamente) si allontana dalla politica che la governa. Solo così si potrà sperare di costruire un ragionamento che potrebbe meritare di essere sostenuto dalla gente per bene.

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