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Carceri: “Sarà tagliato il 13% dei fondi”

L'ingresso del penitenziario di Latina

LAZIO – Nella Lazio, nel corso di quest’anno, sarà tagliato il 30% dei fondi destinati al funzionamento e alla manutenzione delle 14 carceri della regione. La denuncia è del Garante dei diritti dei detenuti del Lazio Angiolo Marroni che ha invitato il capo del Dap Franco Ionta e quello del Prap Angelo Zaccagnino “ad intervenire per evitare ulteriori aggravamenti non solo della condizione di vita dei detenuti ma anche della qualità del lavoro di tutte le componenti che operano nelle carceri“. Nel dettaglio, secondo le informazioni del Garante, nel 2010 vengono tagliate del 25% le spese di mantenimento del carcere, vale a dire un quarto del budget destinato ai detenuti lavoranti (la cosiddetta mercede). “Ciò significaha detto Marroniche saranno ridotte le ore destinate alle pulizie e alla manutenzione degli istituti già fatiscenti. Inoltre, saranno sacrificate le ore dei detenuti “spesini” e scrivani, degli addetti alla cucina e alle biblioteche e ai piantoni nelle infermerie“. Il dato generale del Prap del Lazio vede per quest’anno una riduzione complessiva dei trasferimenti del 30% che segue il dato già negativo del 2009. Il tutto a fronte di una crescita annua del 6,7% dei detenuti in Italia. Un dato, questo, che quasi si raddoppia nel Lazio, con un incremento della popolazione detenuta dell’11,5% annuo (650 unità) e un aumento considerevole del fabbisogno finanziario, che creerà uno sbilanciamento di circa € 1.500.000 stimato a fine anno.

 

A Rebibbia N.C. il fabbisogno finanziario è cresciuto del 14 %, a Rebibbia Reclusione del 4%, a Frosinone del 10%, a Rieti del 73%, a Paliano dell’8%.

 

Per rientrare nei budgetè l’allarme lanciato dal Garantegli istituti saranno costretti a ridurre tutte le attività trattamentali e quelle scolastiche e formative, il sostegno psicologico, la mediazione culturale e i progetti“.

 

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