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Coltellate fuori dalla discoteca, identificato il terzo uomo

Il dirigente della Mobile Tatarelli

LATINA – Si allargano le indagini della Squadra Mobile dopo le coltellate fuori dal Makkeroni. Secondo gli investigatori, dietro la violenta lite che ha fatto tre feriti, uno ricoverato in ospedale con un polmone perforato da un fendente, potrebbero esserci questioni di droga. E’ una delle ipotesi al vaglio degli investigatori, che intanto hanno identificato e continuano a cercare il terzo uomo, un amico e connazionale del giovane turco arrestato con l’accusa di tentato omicidio per aver sferrato le coltellate che hanno ferito Piero e Manuel Torsello, padre e figlio di Cisterna.

Secondo quanto ricostruito dalla Polizia la lite era iniziata all’interno del locale, ed è poi proseguita fuori, dove si è passati dalle parole ai fatti.

Ieri negli uffici della Questura sono state ascoltate diverse persone. Un trentenne è invece indagato per aver causato con un bastone la frattura della mano di una donna cubana che era in compagnia dei due turchi. Secondo indiscrezioni raccolte dal quotidiano Il Messaggero, si tratterebbe di un collaboratore di giustizia venuto a Latina nell’ambito di un programma di protezione. Non avrebbe dovuto essere in discoteca.

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