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Metro-reazioni .Pd: “Si rescinda il contratto”. Cirilli: “Città in mano ad una cricca?”

LATINA – Il commissario prefettizio Guido Nardone ha incontrato i rappresentanti della società MetroLatina che deve realizzare l’infrastruttura nel capoluogo e avviato il percorso che dovrebbe portare alla revisione di alcune clausole contrattuali eccessivamente svantaggiose per il Comune.

IL PD – Una nuova pioggia di reazioni da parte dei politici di opposizione ha segnato intanto la giornata di ieri. “No alla metro meglio la rescissione del contratto”, dicono gli ex consiglieri comunali del Pd Maurizio Mansutti, Giorgio De Marchis, Fabrizio Mattioli, Antonio Cozzolino, Mauro Visari e Giuseppe Campagna, che in una lettera aperta al commissario Nardone scrivono: “Lei afferma che la rescissione del contratto potrebbe sollevare un contenzioso verso l’Ente di circa 20 milioni di euro, cifra rilevantissima per un Comune come il nostro che boccheggia. Ma quanto ci verrà a costare come cittadini, tutti gli anni a venire, lo squilibrio gestionale annuale: non è sufficiente imporre un riequilibrio al contratto, questo va intanto risolto”.  E annunciano una mobilitazione nelle piazze.

MOSCARDELLI – Dello stesso parere Claudio Moscardelli, consigliere regionale del Pd, il quale sottolinea come “l’opera, che è una tramvia su gomma spacciata per metro di superficie, è inefficace per quanto riguarda l’obiettivo di un collegamento veloce con la stazione ferroviaria. Dal punto di vista della convenzione economica occorre tenere presente che non solo c’è uno squilibrio sugli oneri contrattuali del Comune rispetto al privato. Ma ciò che è più disastroso è l’aver previsto l’intervento finanziario della Regione senza nessun accordo preventivo e quindi senza nessun obbligo né copertura. L’ipotesi di una penale di venti milioni di euro appare persino poca cosa rispetto all’esborso a cui sarà vincolato il Comune per trenta anni”

CIRILLI – “Cinque domande per rendere giustizia ai cittadini di Latina che pagheranno questa follia”, le pone chiedendo risposte Fabrizio Cirilli de L’Altra faccia della Politica ricordando tutte le omissioni in Comune, ma anche in Regione che hanno portato alla firma del progetto. Se a queste domande nelle prossime settimane non verranno date risposte la gente di questa città sarà legittimata a pensare di essere stata alla mercè di una “cricca”!

    1. Perché nonostante le grandi perplessità emerse da una semplice disamina degli atti, e poi evidenziate e segnalate all’amministrazione anche in atti ufficiali, il sindaco, l’ingegner Le Donne, il segretario Taglialatela, i revisori dei conti, il consulente del R.U.P. etc… non si sono accorti di quello che il Commissario prefettizio ha potuto rilevare in pochi mesi?Che ruolo ha avuto il prof. G. P., incaricato dal sindaco come esperto nella commissione che avrebbe dovuto individuare i problemi economici e tecnici dell’opera?

Perché l’ex assessore ai trasporti della Regione Lazio Dalia (Pd), nonostante appartenesse allo schieramento politico avverso rispetto all’amministrazione di Latina, non ha fornito le risposte che avrebbero potuto bloccare la firma di questo contratto scellerato?

Che fine ha fatto l’inchiesta partita dalla Guardia di Finanza di Latina sulla società Sacaim di Venezia, una delle principali società che costituiscono la MetroLatina spa, della quale non abbiamo più sentito parlare?

E infine, con quali criteri sono stati individuati i progettisti e chi ha realmente incassato i milioni di euro di progettazione dell’opera?

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