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Audio – Sanità, il Pd: “Il piano della Polverini va revocato”

L'incontro con la stampa presso la sede del Pd di Latina

LATINA – Il piano sanitario regionale presentato dalla presidente Renata Polverini chiude oltre 20 ospedali, taglia più di duemila posti letto, cancella le strutture di Sezze e Gaeta, penalizza la sanità del sud pontino senza produrre risparmio né efficienza, piuttosto provocando migrazioni in altre regioni e un indebolimento pesante dei servizi offerti e garantiti alla comunità. «Deve essere per questo revocato». A chiedere a gran voce il ritiro del provvedimento è il Partito Democratico di Latina, i cui esponenti si sono riuniti questa mattina presso la sede di via Bonaparte, in un incontro-confronto in tema di riforma sanitaria.

GLI INTERVENTI – «La riforma non tiene conto delle esigenze reali del territorio – ha spiegato Enzo Eramo, capogruppo provinciale – né è frutto di concertazione istituzionale». Le istanze di province e comuni, concordano i democratici, non sono state state considerate né vagliate. «La situazione in provincia era già critica prima della consegna del piano – ha aggiunto Eramo – diventa insostenibile con l’attuazione dei decreti e l’eliminazione di 200 posti letto, nel pubblico come nel privato». Per il consigliere regionale Claudio Moscardelli «i tagli vanno orientati dove realmente serve ridurre, non su un territorio, il nostro, che ha già fatto sacrifici e che non concorre ad alimentare il deficit sanitario regionale: la Asl della provincia di Latina ha azzerato i suoi debiti e chiuso il suo ultimo bilancio in parità».

«E’ un provvedimento ragionieristico – ha detto il coordinatore provinciale del partito Claudio Lecce – e ne chiediamo il ritiro immediato».

ASCOLTA L’INTERVISTA A CLAUDIO LECCE:

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