LATINA – Università è l’ora della protesta. Domani gli studenti di Ingegneria si sono dati appuntamento alle 9 sotto la sede di Via Doria, da dove partirà il corteo con il quale si vuole richiamare l’attenzione della città sul rischio concreto di dover dire addio alla prestigiosa Facoltà. I corsi sono sospesi e i docenti a contratto (necessari alla didattica) non vengono pagati da tre anni.
LE PAROLE di FRATI – Le parole di rassicurazione arrivate dal Rettore, Luigi Frati non sono bastate e il livello del disagio cresce. Il problema nazionale del taglio dei fondi alla ricerca e all’Università previsto dalla riforma, nel capoluogo rischia di spazzare via un progetto sul quale la città ha investito risorse.
IL NO DI NARDONE – All’appello, inoltre, mancano anche fondi locali: i 200mila euro stanziati dall’amministrazione Zaccheo, non sono più disponibili. Lo ha detto chiaramente il commissario Nardone incontrando i docenti, che saranno in piazza al fianco degli studenti. “Aspettiamo quei soldi da due, forse tre anni, erano già stanziati, ma il commissario ci ha detto che che il Comune non può più erogarli”.
LE RAGIONI della PROTESTA – Svuotata delle fabbriche Latina ha ora ottime possibilità ora di perdere anche la sua Università. Il professor Alberto Budoni, membro del Consiglio d’Area di Ingegneria per l’ambiente e il territorio. ASCOLTA
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