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LATINA – Sono scesi anche questa mattina in piazza per protestare contro la politica scolastica del Governo: gruppi di docenti precari della provincia e più di 500 ragazzi degli istituti superiori pontini hanno aderito alla giornata di mobilitazione indetta su scala nazionale dall’Unione degli Studenti. Dopo il sit in tutto locale andato in scena ieri e organizzato per protestare in autonomia e senza bandiere di partito, il mondo della scuola ha fatto sentire la propria voce oggi in 50 città d’Italia, tra le quali Latina. I manifestanti si sono raccolti in piazza del Popolo, da qui è partito intorno alle 9 il corteo studentesco: il serpentone colorato di giovani dimostranti si è snodato per le vie del centro cittadino, ha attraversato via Diaz, costeggiato la sede della Provincia, percorso via Umberto I e corso della Repubblica fino al palazzo comunale, punto di partenza. “Con questa riforma a scuola non si torna”, “Se non cambierà, lotta dura sarà”, “Hey Gelmini, lascia andare questi ragazzi”: sono solo alcuni dei cori di disapprovazione intonati dagli studenti, in prima linea contro i provvedimenti ministeriali «che tagliano su tutto il mondo della formazione, nella scuola pubblica come nelle università» ha denunciato a gran voce Diego Ciarrafoni, coordinatore regionale dell’Unione degli studenti, sceso da Roma per sostenere i dimostranti e manifestare con loro. «Abbiamo organizzato per questo oltre 60 cortei in altrettante piazze italiane e per la prima volta in tutte le cinque province del Lazio».
ASCOLTA LA DENUNCIA DI DIEGO CIARRAFONI:
audioDiego Ciarrafoni]
«Non è risparmiando su servizi e istruzione che si innalza la qualità – spiega dalla piazza Francesca La Rovere, iscritta al Coordinamento precari scuola di latina e docente precaria da dieci anni – abbiamo aule con più di 30 alunni e casi di handicap: diventa difficile in queste condizioni svolgere serenamente l’attività didattica».
ASCOLTA FRANCESCA LA ROVERE:
audioFrancesca La Rovere]
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