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Più donne nelle istituzioni, lo chiede Moscardelli

Claudio Moscardelli

LATINA – Dando seguito alle sollecitazioni pervenute da più rappresentanti dei Consigli dei Giovani istituiti nei Comuni della Provincia di Latina, il Consigliere Regionale Claudio Moscardelli in una lettera indirizzata alla Presidente Polverini pone uno dei temi più ricorrenti all’interno dell’attuale dibattito politico, ossia quello della maggiore presenza femminile all’interno delle istituzioni ad ogni livello. L’istituzione dei Consigli dei Giovani, infatti, quali organismi di rappresentanza democratica di tutti i giovani residenti nel territorio di riferimento, ha fatto sì che tale dibattito investisse anche questa nuova realtà locale con la rivendicazione di una effettiva rappresentanza politica femminile all’interno delle comunità locali. Moscardelli propone quindi una integrazione del regolamento elettorale previsto dalla normativa regionale in materia, al fine di introdurre il doppio voto di preferenza purchè differenziato per genere a pena di nullità delle preferenze espresse. Per garantire una effettiva partecipazione femminile alla vita politica e amministrativa locale, infatti, occorre una integrazione del regolamento istitutivo del Consiglio dei Giovani così come approvato con la D.G.R. n° 27 del 25/01/2008, nella parte in cui viene disciplinata all’art. 3 la composizione ed il funzionamento dell’organo. In particolare, prosegue Moscardelli, viene richiesta la garanzia di presenza in Consiglio di ambedue i sessi per una quota non inferiore ad un quinto. Il meccanismo che garantisce la quota di un quinto per il genere sottorappresentato istituirebbe una sorta di collegio unico formato – dopo lo scrutinio dei voti – da rappresentanti (in questo caso femminili!), secondo l’ordine dei voti conseguiti, voto di lista più quello delle preferenze, a cui si attinge fino a quando la presenza in Consiglio non abbia raggiunto il quinto fissato. Le prescelte graverebbero sulle loro liste e risulterebbero le ultime elette sicché, se la lista avesse un solo rappresentante, non sarebbe consentito sostituirlo. Si auspica così, conclude Moscardelli, di favorire sin dalla più giovane età un costume partecipativo alla vita politica ed amministrativa destinato ad essere avvertito come un dovere civico, anche quando sulla donna vengono a gravare impegni familiari e di lavoro.

Riceviamo e pubblichiamo dal consigliere regionale

Claudio Moscardelli

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