
LATINA – L’acqua potabile all’arsenico. E’ una parte del comue di Cisterna quella più a rischio. Lo dice Acqualatina chiarendo che nell’ATO4 Aprilia, Latina, Pontinia, Priverno, Sabaudia e Sezze hanno presentato in passato valori medi di arsenico superiori alla norma, ma che grazie ad interventi mirati nel corso degli anni sono rientrati nella normalità. Altri Comuni come Cori e Sermoneta, invece, nonostante i primi interventi eseguiti, riportano oggi valori leggermente superiori seppur compresi nella soglia, stabilita dalla Comunità Europea. Per questi Comuni era stata chiesta la deroga negata impostata ai limiti massimi del previsto. “Proprio su questi casi Acqualatina spiega di aver concentrato la propria attenzione studiando un piano di azioni a breve e a lungo termine che verrà discusso nella giornata di oggi nella conferenza richiesta appositamente dall’Autorità d’Ambito
Ma i cittadini sono preoccupati e il leader dell’Altra faccia della politica Fabrizio Cirilli, si chiede come sia stati possibile non informare i cittadini sui rischi alla salute per otto anni
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Sono 91 i comuni del Lazio interessati al fenomeno. Un allarme che, secondo i Verdi, colpisce circa 700mila persone: il presidente nazionale e capogruppo dei Verdi in Regione Lazio Angelo Bonelli ha presentato sul caso un’interrogazione alla Presidente della Regione Lazio Renata Polverini per sapere “quali iniziative urgenti intendano adottare al fine di garantire la potabilità delle acque destinate al consumo umano.
