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Un sistema di qualificazione per il sociale a Latina, lo chiede l’assessore Forte

Aldo Forte

LATINA – “Attuazione di un sistema finora inesistente di verifica degli standard per l’accreditamento degli operatori e per la loro permanenza negli albi, l’elaborazione sulla base delle reali necessità del territorio di nuovi bandi di concorso per il Terzo Settore nonché di procedure più snelle anche grazie al supporto informatico per l’invio della documentazione necessaria e, infine, la definizione di nuovi e più precisi criteri di valutazione dei risultati raggiunti da parte delle associazioni”. Queste le nuove linee guida verso i nuovi bandi regionali presentate dall’assessore regionale Aldo Forte, durante il convegno Progettare il Terzo Settore organizzato dall’Assessorato alle Politiche sociali e Famiglia della Regione Lazio che ha riunito nel Palazzo della Cultura di Latina più di 150 associazioni di volontariato, di promozione culturale e sociale della provincia pontina.

“Stiamo lavorando alla ridefinizione dei criteri per l’assegnazione dei punteggi ai progetti presentati dal volontariato – precisa l’assessore Forte – Per il prossimo anno introdurremo nuovi Bandi pubblici che, a differenza del passato, conterranno una modulistica completa e dettagliata, l’indicazione dei settori di intervento prioritari, le spese ammissibili basate su un prezzario e modalità predefinite di valutazione con la possibilità di ricorrere a commissioni esterne di esperti. Inoltre indicheremo tempi certi per l’erogazione dei contributi regionali, perché ritengo prioritario accorciare la distanza che intercorre tra la presentazione dei progetti e la loro attuazione sul territorio perché i cittadini più bisognosi necessitano di risposte immediate”.

“Un ulteriore cambio di passo, inoltre, si avrà grazie alla creazione da parte del mio assessorato del marchio ISQ Lazio – Impresa Sociale di Qualità, che sarà il primo passo del processo di transizione dall’attuale sistema assistenziale-emergenziale a un nuovo modello d’intervento orientato al consolidamento di un comparto regionale di imprenditoria sociale di mercato. L’accreditamento a tale sistema di certificazione, infatti, avverrà all’interno di un percorso di selezione, formazione continuativa e accompagnamento al mercato, che prevederà tra l’altro formule di convenzionamento con la PA (centrale e locale) e di valorizzazione del patrimonio pubblico. Tutto questo per far sì che i contributi regionali vengano indirizzati verso quei servizi e quei progetti che rispondano alle reali esigenze dei cittadini dei diversi territori”.

“È un impegno questo che continua, confermato anche dal bilancio approvato dall’ultima giunta regionale, nel quale non un euro è stato tolto al comparto sociale e al volontariato, nonostante i pesantissimi tagli statali. Anzi, il mio assessorato è riuscito addirittura ad aumentare gli investimenti nel proprio settore, come nel caso dei 6,9 milioni di euro in più previsti per le famiglie, i 10 milioni per la lotta alla povertà e i 10 milioni per i centri per l’Alzheimer, il Parkinson e il dopo di noi. Senza dimenticare i nostri sforzi per impegnare per il potenziamento dei servizi e la formazione degli operatori gli 80 milioni di euro rimasti sui 90 del fondo comunitario per l’inclusione sociale, di cui dal 2007 a oggi ne sono stati colpevolmente utilizzati solo 10. Tutto questo per rendere il Terzo Settore vero protagonista della nostra rete assistenziale regionale”.

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