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Aprilia: la Corte dei Conti chiede 80 milioni

Aprilia

APRILIA – Sciolto il mistero sul sequestro di beni e conti bancari di sette ex amministratori pubblici di Aprilia. Il provvedimento cautelare riguarda un danno erariale quantificato in 80 milioni di euro causato al Comune di Aprilia con l’Aser. E’ quanto contestato dalla Procura regionale presso la Corte dei Conti in relazione alla vicenda della società di riscossione, che ha operato per circa 10 anni ad Apirlia. Per questo nei giorni scorsi era stato disposto il sequestro dei conti correnti dei due ex assessori Raco e Telesca e a seguire quello di depositi bancari e postali e di altri beni mobili e immobili intestati anche ai due ex sindaci Gianni Cosmi e Calogero Santangelo, agli ex assessori Giorgio Nardin e Osvaldo Sbattella, oltre che dell’ex consigliere Sergio Carbolino. Destinatari del provvedimento cautelare anche i presidenti dell’ Aser, Cardenia e Pascone e di Tributi Italia, Saggese. Le società di riscossione con le quali oggi il Comune ha sciolto il rapporto sono considerate la causa del forte indebitamento dell’amministrazione.

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