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Un fondo per i progetti comunitari. La proposta dell’assessore Tomeo

L'assessore provinciale ai Fondi Ue, Marco Tomeo

LATINA – Un fondo regionale istituito con apposita legge per contribuire alla quota di cofinanziamento che gli enti locali e i privati devono impiegare per partecipare ai bandi a gestione diretta dell’Unione Europea, non collegato a fondi strutturali. E’ l’idea lanciata dall’assessore provinciale ai Fondi Ue Marco Tomeo e sottoposta all’attenzione dei rappresentati pontini in seno alla Regione Lazio. Una proposta per contribuire alle spese necessarie per partecipare ai progetti comunitari, in un momento in cui sia enti pubblici che privati sono alle prese con ristrettezze economiche e disponibilità di cassa risicate.

«Partecipare ad un bando europeo e presentare un progetto, per un ente locale come la Provincia, un Comune o un privato non significa soltanto ottenere un finanziamento – spiega l’assessore Tomeo – ma anche entrare nel concetto di europeizzazione volto a stimolare l’integrazione europea e la coesione territoriale. Questa processo, con tutte le occasioni di sviluppo che comporta, si acquisisce soprattutto attraverso la progettazione. E in moltissime occasioni questo approccio e la partecipazione ai bandi per l’assegnazione di fondi a gestione diretta non è fattibile a causa della mancanza di risorse per cofinanziare il progetto da parte di enti pubblici e privati». Lo scopo della proposta di legge è proprio quello di incentivare la partecipazione ai bandi erogando un contributo in modo da rendere meno onerosa la quota di cofinanziamento. «Dopo l’istituzione delle Consulta europea dei Comuni della Provincia di Latina – continua Tomeo – ci siamo resi conto che occorre essere in grado di reperire risorse per finanziarie per la quota parte, che con risorse proprie i Comuni non potrebbero fronteggiare. L’istituzione di un fondo regionale renderebbe meno oneroso l’accesso ai fondi a gestione diretta dell’unione da parte dei soggetti pubblici ma anche privati. Tra l’altro esiste già il fondo di rotazione ministeriale, pertanto creare anche un fondo regionale ridurrebbe quasi allo zero la quota di cofinanziamento». La palla ora passa ai consiglieri pontini alla Pisana. L’augurio dell’assessore è che la proposta sia accolta e fatta legge, rappresentando «un’occasione di sviluppo in più che, in un momento di crisi com’è quello attuale, non possiamo mettere in secondo piano».

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