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LATINA – Il candidato a sindaco per la città di Latina, Claudio Moscardelli, anche ieri mattina dall’alto del suo soglio cardinalizio ha dispensato al volgo pontino una delle sue perle politico – amministrative – elettorali, sicuro di aver aggiunto un altro prezioso tassello per la conquista del palazzo comunale. Ha discettato, senza evidentemente conoscere i termini della questione, della “social card” della Provincia di Latina, bollandola come “piccola elemosina”. Che Moscardelli non sa di cosa parla si evince dal fatto che non conosce i tanti progetti e investimenti prodotti dal governo di centro destra della Provincia di Latina, il quale non ha investito per la social card 610.000 euro, bensì il doppio, 1.221.760 euro, poiché la proroga dell’adesione alla Carta Acquisti per l’anno 2011, non è semestrale come nel 2011 ma estesa ai 12 mesi dell’anno. Il contributo (di 40 euro a bimestre) poi non è erogato in maniera diretta alle famiglie povere ma è un incremento aggiuntivo che va a integrare l’importo accreditato sulla carta dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (di 80 euro a bimestre) per ciascun beneficiario che è individuato secondo i criteri stabiliti dallo stesso Ministero e non dalla Provincia di Latina. “Bonus” che servirà in questi casi a sostenere l’acquisto dei generi alimentari e il pagamento delle bollette di luce e gas. Sessanta euro al mese possono sembrare una copertura finanziaria risibile per molti ma sono certamente un valido aiuto per chi ha difficoltà non solo a pagare le bollette e l’affitto, ma anche a procurarsi il cibo. C’è inoltre da rilevare che la Provincia di Latina è l’unica in Italia a contribuire alla Carta Acquisti. Si tratta dunque di un aiuto “straordinario” che va a sommarsi ai contributi diretti, voluti sin dal 2005 dal Presidente Cusani, per le utenze deboli della Provincia: un “Fondo Sociale”, strutturato nel Bilancio, che ha già permesso, negli anni passati, ad oltre 30.000 famiglie di usufruire gratuitamente di 110 metri cubi annui pari a 301 litri di acqua al giorno. Dal 2010 l’amministrazione provinciale ha poi moltiplicato i propri sforzi prevedendo l’applicazione di un altro bonus a favore delle famiglie numerose. Il contributo supplementare è di: 110 euro per i nuclei familiari formati da 5 componenti; 170 euro per i nuclei familiari formati da 6 componenti; 200 euro per i nuclei familiari formati da più di 6 componenti. Stiamo parlando di misure aggiuntive che vanno a sommarsi alle azioni messe in campo dalla Provincia per fornire servizi alle fasce deboli della popolazione: anziani non più autosufficienti, disabili, minori, assistenza domiciliare. Per il 2011, infine (ma solo per motivi di spazio), la Provincia di Latina ha stanziato 8.170.000 euro per il sociale. Per quest’annualità si è dovuto fare i conti non solo con le solite regole del patto di stabilità interno ma anche con i tagli determinati con la manovra estiva 2010, pari a circa 1.700.000 euro. In quest’ottica è stato, comunque, garantito il livello dei servizi erogati agli utenti, assicurando i tradizionali interventi e continuando a sostenere iniziative in materia e progetti mirati a favore dei soggetti più svantaggiati, degli emarginati e delle fasce di reddito deboli. Giudichi, non Moscardelli perché ottenebrato dalla ricerca del consenso a tutti i costi ma i cittadini di Latina e Provincia, se questo virtuoso percorso politico e amministrativo attuato dalla coalizione di centro destra in via Costa rientra nella categoria delle cosiddette elemosine. E giacché ci siamo, il candidato Moscardelli sia così gentile da rammentarci cosa lui ha fatto, potente delegato per cinque anni del presidente Marrazzo, per i cittadini della Provincia di Latina. Noi, purtroppo, lo ricordiamo solo come protagonista assoluto dell’ampliamento delle discariche di Borgo Montello.
Riceviamo e pubblichiamo da
Everando Longarini – Portavoce Presidente Cusani
