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Elezioni: “I cittadini sapranno a chi dare il voto”

LATINA – Difficile non restare esterrefatti nel leggere le dichiarazioni rilasciate negli ultimi giorni da alcuni esponenti di rilievo del Popolo della libertà, che rivestono importanti incarichi a livello provinciale e regionale. E’ notevole lo stupore nell’apprendere che questi personaggi esprimono la loro visione sulla condotta amministrativa di alcune delle città chiamate al voto in provincia di Latina, in particolare il capoluogo e Terracina, senza tenere in alcun conto il fatto che tali città sono state governate da maggioranze di centrodestra. E’ ormai chiaro da diverso tempo che sia a Latina, sia a Terracina, il PDL è spaccato in due: nel capoluogo la diretta conseguenza è stata il commissariamento del Comune, a Terracina invece i cittadini stanno subendo da tempo immemore la peggiore classe dirigente in cui una comunità possa incappare. Terracina è una città disamministrata, in sofferenza sotto tutti i punti di vista: debiti, atti di violenza, mancanza di politiche di sviluppo e tutela, infiltrazioni malavitose, collasso delle politiche sociali.
Nonostante ciò, gli ineffabili esponenti del PDL, anziché prodursi in una doverosa autocritica, si rimpallano le responsabilità e cercano di scansare da sé le colpe della cattiva gestione della cosa pubblica.
Gli schieramenti interni si accusano reciprocamente, tanto con riferimenti velati quanto in maniera esplicita. Addirittura, a Terracina il PDL è scivolato nel grottesco, prendendo le distanze dall’operato dagli attuali amministratori: peccato che il sindaco uscente sia del PDL così come la sua maggioranza consiliare si basi su quel partito.
Il comunicato del PDL di Terracina parla di intrecci politico-affaristici, di scheletri nell’armadio, dell’abilità di pochi di trarre il massimo dei profitti, della necessità di moralità e di etica nella politica, di un’esigenza di rinnovamento e cambiamento. Un documento che pare scritto da una forza di opposizione, e invece è firmato dal principale partito di maggioranza. Verrebbe da ridere se non ci fosse da piangere.
Riteniamo che in tutti i Comuni chiamati al voto i cittadini sapranno ben distinguere chi tenta di abbindolarli, confidando artatamente nella distrazione e nella memoria corta, da chi invece rappresenta davvero la moralità, l’etica, il buon governo e l’esigenza di rinnovamento e cambiamento laddove le amministrazioni guidate dalla destra hanno condotto importanti comunità nel più completo degrado, nella perdita di valori, nella mancanza di coesione sociale. Le nostre città invece meritano di essere amministrate all’insegna del buon governo della cosa pubblica: l’impegno del Partito Democratico va in questa direzione, al fine di assicurare quella trasparenza e quell’efficacia amministrativa sinora assenti.

Riceviamo e pubblichiamo da

Paolo Pompili

Portavoce del Pd

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