
Alex Marroni ha sparato
LATINA – Il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica convocato in via straordinaria dal Prefetto Antonio D’Acunto si occuperà domani dell’omicidio al Parco Europa su cui ha fatto luce, a tempo di record, la squadra Mobile. La ricostruzione dei fatti, effettuata con l’aiuto di testimoni e grazie alla confessione di due ragazzi che partecipavano alla spedizione punitiva, ha portato alla cattura di sei giovanissimi per la morte assurda di Matteo Vaccaro, il trentenne titolare del ristorante Pietranuda di Latina, freddato nella notte tra lunedì e martedì da un proiettile calibro 7,65 che gli ha attraversato il cuore.
Oggi il pm Giuseppe Miliano ha affidato al dottor Silvestro Maurillo l’incarico per l’autopsia sul corpo della vittima, mentre domani gli arrestati saranno ascoltati dal gip di Latina per l’interrogatorio di convalida.
Per gli investigatori si tratta un omicidio commesso per motivi banali, nato da una lite avvenuta qualche sera prima proprio nel locale di Matteo, che pretendeva delle scuse. la mano che ha sparato è quella di Alex Marrroni, 20anni, il più giovane del gruppo. Il suo difensore, l’avvocato Maria Belli, lo ha assistito nel corso dell’interrogatorio davanti al pm, dopo che gli agenti della Mobile lo hanno prelevato dalla sua abitazione dove è stata anche ritrovata, seppellita in giardino, l’arma del delitto, una Bernardelli calibro 7,65 e della cocaina. Alex, istituto tecnico alle spalle abbandonato senza conseguire il diploma, vive in famiglia. Avrebbe affermato che gli altri del gruppo Paolo Peruzzi, Gianfranco Toselli e Francesco D’Antonio tutti già noti alle Forze dell’ordine, e Matteo Ciaravino e Fabrizio Roma, insensurati sapevano che lui era armato. Proprio questo punto ha consentito al pm Giuseppe Miliano di contestare a tutti lo stesso reato: omicidio aggravato in concorso. Gli avvocati difensori in queste ore lavorano alla ricostruzione dei fatti per fornire la loro versione al giudice per le indagini preliminari.
