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Damasco, parla il pentito La Torre. “Volevamo imporre il pizzo a Fondi”

Nuova udienza del processo Damasco 2 davanti al collegio penale del Tribunale la deposizione più attesa è stata quella di Augusto La Torre, ex collaboratore di giustizia che ha parlato dei rapporti avuti con gli imputati. <In videoconferenza l’ex affiliato al clan di Mondragone ha riferito di aver avuto un contatto e conoscerlo personalmente Venazio Tripodo, <Volevo mettere sotto pizzo l’imprenditore Mario Izzi, titolare dei supermercati Sidis alcuni li rifnoriva anche nella zona del casertano – ha detto – una volta i camion furono anche bloccati per far capire che che non sceherzavamo e doveva scendere a patti con il clan, qualche tempo dopo incontrai Venanzio Tripodo, intervenne lui che mi disse di lasciar perdere Izzi>, l’episodio avvenne tra il 1995 e il 1996, dopo l’incontro La Torre ha detto che nonostante la mediazione di Tripodo avrebbe messo lo stesso una bomba contro la casa in centro, anche se in questa ricostruzione sembra esserci una zona d’ombra, fu arrestato e condannato Ugo Buco per quell’attentato, che non conosceva la Torre. il processo Damasco 2 è stato rinviato al prossimo 21 febbraio, oggi intanto sono stati nominati i periti per le istanze di scarcerazione per i due fratelli Venanzio e Carmelo Tripodo e poi per Aldo Trani, detenuti in carcere, i difensori chiedono una misura meno affittiva per motivi di salute.

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