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Strisce blu: “Pronti a valutare le ipotesi volte ad impugnare le multe”

LATINA – “In base ad una non superficiale interpretazione della normativa del codice della strada si può seriamente valutare, non solo l’ipotesi di impugnare le multe, ma di rivedere l’intero piano sosta del Comune. Il prossimo amministratore della città rischia di ritrovarsi tra le mani l’ennesima patata bollente”.

Queste le affermazioni dell’avvocato Fabrizio Cannizzo, esponente del movimento  L’Altra Faccia della Politica, che già da tempo aveva segnalato le anomalie delle strisce blu cittadine e le incongruenze normative con il codice della strada.  “Da una attenta analisi della normativa non è mai stato un mistero che le strisce blu, così come disposte nei centri storici,  trova il suo fondamento in escamotage interpretativi delle norme previste dal codice della strada.  La superficiale interpretazione di tale norme, in particolare quella che vorrebbe distinguere la sosta dal parcheggio, ha lasciato carta bianca ai Comuni per istituire in maniera sempre più massiccia la striscia blu a pagamento. Di fatto invece l’articolo 7 del cds prevede in sostanza che le aree di parcheggio devono avere una serie di caratteristiche tecniche e strutturali fra le quali quella di essere ubicate fuori dalla carreggiata. I Sindaci possono subordinare la sosta dei veicoli al pagamento di una somma di denaro ma solo in apposite aree destinate al parcheggio, i margini della carreggiata (almeno per il codice della strada) non sono affatto aree di parcheggio.  facile arrivare alla conclusione che le strisce blu istituiti ai margini delle strade cittadine sono di fatto giuridicamente illegittime”.

Per Fabrizio Cannizzo la forzatura che ha permesso ai Comuni di aggirare le norme sul parcheggio a pagamento è quella contenuta nell’articolo 6 comma 4 del cds, ovvero dove si fa una distinzione tra il  termine parcheggio e il termine sosta. “Tale distinzione è sicuramente una forzatura ingiustificata, in quanto sia i termini sosta che parcheggio vengono indifferentemente usati dal codice della strada per indicare l’azione di sospendere la marcia di un veicolo lasciandolo fermo per un periodo di tempo indeterminato. Ora l’articolo 6 comma 4 del codice della strada demanda ‘… al Sindaco la facoltà di subordinare al pagamento di una somma il parcheggio o la sosta di un veicolo, ma in realtà non vi è distinzione tra la sosta e il parcheggio come di fatto stabilito dall’articolo 7”.L’ultimo punto sollevato da Cannizzo è invece di natura politica e riguarda il piano sosta del Comune che ha affidato in concessione la gestione delle soste a pagamento ad una società privata. Per Cannizzo potrebbero esserci delle ripercussioni anche in tal senso. “Considerata l’anali si può valutare seriemente l’ipotesi di impugnare le multe ma anche di rimettere mano a quelli che sono i pagamenti e gli abbonamenti previsti dall’attuale piano sosta del Comune.  Pertanto, invito i cittadini che vogliano saperne di più a rivolgersi presso la segreteria del movimento l’Altra Faccia della Politica attraverso l’apposito indirizzo e-mail laltra_sosta@libero.it”, e valutare quali possano essere le vie da adire per risolvere tale questione.  Non nascondo il timore che la prossima amministrazione che potrebbe trovarsi un ulteriore patata bollente rispetto a quelle che già si troverà a gestire

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