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Mezzi rubati e destinati alla Libia: un arresto e 12 persone denunciate

Uno dei mezzi sequestrati nell'operazione LIBIYAN TRUCKS

GAETA – Un traffico di mezzi pesanti rubati e destinati alla Libia è stato scoperto dalla Guardia di finanza di Formia in un’indagine partita dal porto di Gaeta circa un anno fa . Ieri il blitz.

Un imprenditore è finito in manette, mentre altre 12 persone sono state denunciate a vario titolo per i reati di riciclaggio, truffa, falso, ricettazione. Sequestrati 14 automezzi tra semirimorchi, motrici di camion e una gru stradale del valore di oltre un milione di euro rubata qualche giorno prima a Orte (Vt), e riverniciata per renderla irriconoscibile.

“L’imprenditore arrestato – spiegano dalla GdF – fungeva da collettore di automezzi pesanti di origine illecita che, con la compiacenza di uno spedizioniere doganale e di altri soggetti coinvolti a vario titolo, venivano successivamente imbarcati su alcune navi destinate in Libia”.

I primi controlli nell’agosto del 2009 quando nel corso della normale attività di servizio doganale svolta dai finanzieri all’interno del porto commerciale di Gaeta, in collaborazione con i funzionari dell’agenzia delle dogane, individuavano una società di commercio autoveicoli, con sede in provincia di Cosenza e uffici a Spigno Saturnia, che aveva iniziato a effettuare l’esportazione di automezzi pesanti verso la Libia. Dai controlli effettuati emergeva che diversi mezzi destinati a essere esportati, di fatto, erano già stati radiati dal P.r.a. (Pubblico registro automobilistico) mentre altri risultavano essere stati rubati.

“I camion, dopo essere stati radiati dal Pra, venivano trasportati al porto di Gaeta per le pratiche doganali necessarie per l’imbarco e l’esportazione. Giunti in Libia e accompagnati da documenti falsi, anziché essere rottamati, venivano venduti sul mercato locale evadendo, il pagamento dei dazi doganali. Per gli automezzi rubati, invece, veniva contraffatto il numero di telaio nonché il certificato di proprietà e il libretto di circolazione al fine di ripulire il mezzo”.

E’ stata il pm Olimpia Monaco a chiedere l’ordinanza di custodia cautelare per il promotore della truffa, provvedimento accordato dal Gip del Tribunale di Latina, Costantino De Robbio.

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