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Cirilli attacca Moscardelli: “Le sue accuse? Una caduta di stile”

Fabrizio Cirilli

Latina – Moscardelli sembra essere molto avvezzo ai meccanismi contorti e deviati della politica, e questa sua conoscenza ci fa pensare che in un certo senso forse sono meccanismi a lui congeniali. Se nel passato avevamo sollevato dei dubbi su una serie di “strane sinergie” legate a professionisti notoriamente di area Pd presi a consulenza dall’ex sindaco di Latina su questioni strategiche per l’amministrazione Zaccheo (vedi urbanistica, porto, piani paesaggistici, fondazione teatro etc..), su atti amministrativi votati a braccetto dalla maggioranza e dal PD in consiglio comunale, nonché di poco giustificate presenze in aula di consiglieri del Pd che in sedute di consiglio ‘chiave’ per la passata amministrazione sono stati determinanti per tenere in piedi il numero legale nelle votazioni, o ancora di assessori regionali del Pd che hanno avallato operazioni disastrose dell’ex sindaco, oggi, nel sentir parlare Moscardelli, questi dubbi diventano certezze.
Moscardelli dipinge teoremi politici, che stranamente coincidono anche nel linguaggio, e non solo nelle menzogne, con le chiacchiere da bar messe in giro dall’ex sindaco e da alcuni suoi ex soci, rispetto a costruite sudditanze con il senatore  Fazzone. In pratica il giochetto è chiaro, da qualche anno se a Latina c’è qualcuno che dice cose che danno fastidio, che si fondano su fatti  ed  atti documentati e non su chiacchiere da bar come le loro, cose che possono dare fastidio a Zaccheo o al Pd di Moscardelli, ecco che gli viene appiccicata l’etichetta di essere servo di qualcuno: da alcuni mesi va di moda l’‘etichetta Fazzone’. Viene il dubbio che per entrambi sia l’unico modo per smarcarsi da fatti e modi di fare politica, gettando fango con delle falsità, che appaiono inspiegabili secondo la logica comune,.
È ora di finirla con questi giochetti che non fanno altro che evidenziare che il leader del partito che dovrebbe rappresentare l’alternativa rispetto al passato ed al presente della nostra città getta solo veleno e lo fa con lo stesso linguaggio dell’ex sindaco che dice di voler combattere. Riteniamo che la città, al di là di questi contorti e subdoli ragionamenti, abbia bisogno di un progetto politico di vero cambiamento, che non si può pretendere di creare attraverso slogan o chiacchiere riportate su decine e decine di manifesti 6×3 che già da mesi imperversano nella città (costo 282,63 euro l’uno ogni 15 giorni solo per l’affitto dello spazio pubblico. Beato chi se li può permettere!). Un progetto che per noi è nato 4 anni fa e per il quale stiamo cercando di lavorare, al fine di contribuire alla costruzione di una proposta concreta che, con i fatti, possa rappresentare ciò che Moscardelli oggi esterna solo attraverso la demagogia, gli slogan e le polemiche al vetriolo! Una volta la sinistra, per cultura, rispettava il principio del confronto politico, anche quando questo portava a scontri e/o a lacerazioni, oggi prendiamo atto che, sotto questo aspetto,  il Pd (anzi la ‘Dc vecchia’ di Moscardelli) è veramente un’altra cosa. La città non ha bisogno di una pseudo sinistra che attacca la destra o viceversa, basandosi su teoremi e dicerie, ma di persone che, anche con il coraggio di chi sa riconoscere i propri errori, possa proporsi con la determinazione di voler creare quei presupposti affinché quei sogni su cui le nostre generazioni hanno ipotizzato poter crescere e sviluppare il nostro territorio, si possano realmente iniziare a realizzare.  Una città in cui l’amministrazione comunale ritorni ad interessarsi ed a lavorare per il bene di chi ci vive e non a creare i presupposti per clientelismo e potere, per poi privilegiare sempre i ‘soliti noti’ che forse hanno rappresentato e continuano a rappresentare l’anello di congiunzione che tiene in piedi questo strano asse tra la sinistra di Moscardelli e colui che  ha ricoperto il ruolo di massimo potere nella passata e defunta amministrazione.

Riceviamo e pubblichiamo da

Fabrizio Cirilli

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