SPIGNO SATURNIA – Tragedia della gelosia ieri sera a Spigno Saturnia dove un uomo, una guardia provinciale, ha fatto fuoco più volte contro la sua fidanzata, uccidendola. Poi, si è costituito alla Polizia dicendo: “Mi sono rovinato la vita”.
L’omicida è Carlo Emanuele Caliman, 39 anni, la vittima Valentina Colella, 26 anni figlia di un finanziere e madre di una bambina piccola avuta da una precedente relazione. Tra loro, una storia finita. Seconod la prima ricostruzione dei fatti, ieri sera i due si sono dati appuntamento, erano appartati in auto in via Fornello, una traversa della strada statale Formia-Cassino e tra loro è nata una violenta discussione; entrambi sono scesi dalla macchina e l’uomo ha estratto la pistola d’ordinanza e ha sparato diversi colpi. Letale, secondo una prima osservazione da parte del medico legale, si è rivelato il proiettile che ha raggiunto il collo, all’altezza della giugulare. Caliman ha poi lasciato l’arma accanto al corpo, con la canna infilata nel terreno, è risalito in macchina e si è diretto al commissariato di polizia di Formia dove si è costituito, mentre i sanitari del 118 arrivavano in via Fornello, trovando la ragazza già priva di vita.
L’omicidia è stato interrogato dal pm Marco Giancristofaro che dovrà chiarire, alla luce di quanto accaduto, se l’uomo avesse dato appuntamento alla ragazza con l’intenzione di ucciderla o se invece il delitto sia avvenuto in un momento di follia.
Figlio di un giornalista e di un’insegnante di Campodimele, Carlo Emanuele Caliman lavorava come guardia provicniale da due anni, ma aveva il sogno di fare l’attore. Aveva avuto piccoli ruoli nella fiction “Vivere”, in “Incantesimo” e “Don Matteo” solo per citare. (nella foto qui accanto compare sul set al fianco di Nino Frassica).