
Annabella Cristofaro illustra l'operazione presso la Questura di Latina
LATINA – Un maxi sequestro preventivo di beni di provenienza sospetta è stato operato questa mattina dalla Questura di Latina a carico di due persone considerate collegate con il clan Di Lauro.
Dieci milioni tra beni mobili e immobili e conti correnti tra i quali figurano undici immobili nel capoluogo tra negozi, appartamenti e un’autorimessa, oltre a disponibilità bancarie in vari istituti di credito e due società. La lotta ai clan della Questura di Latina prosegue sul terreno dei patrimoni come ha spiegato in una conferenza stampa la dirigente della divisione anticrimine della Questura di Latina, Annabella Cristofaro Ascolta i dettagli dell’operazione audioCristofaro]
Il Tribunale di Latina ha emesso i decreti su richiesta della Divisione Anticrimine della Questura nei confronti di Domenico Cardone, 45 anni e di Vincenzo de Rosa, 46, coinvolti nell’ottobre scorso in un’inchiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli insieme a esponenti di spicco del Clan Di Lauro, attivo nel napoletano e in guerra con altre organizzazioni camorristiche rivali per il controllo sulle attività economiche nei quartieri del capoluogo partenopeo e in altre zone d’Italia.

Da sinistra, Domenico Cardone e Vincenzo De Rosa
Le indagini patrimoniali effettuate dagli esperti della Questura di Latina hanno evidenziato nei confronti dei due cognati l’esistenza di concreti indizi sull’origine illecita del grande patrimonio accumulato, in tutto 10 milioni di euro circa, che comprendono 23 immobili e 10 negozi tra Latina e Napoli, e ancora 1 autorimessa nel capoluogo pontino; 9 auto, quote societarie della LATINA COMUNICAZIONI S.r.L e SUN & BEATIFUL oltre a conti correnti bancari, depositi di risparmio, certificati di deposito, investimenti assicurativi, polizze previdenziali presso vari istituti di credito.
