ROMA – Ai tempi di Berlusconi tutti hanno un prezzo. C’è chi si vende per una comparsata in Tv, chi per un posto in Parlamento, chi per un ricco incarico… E anche i duri e puri, di fronte a tanta abbondanza, traballano. È una vera e propria girandola: tradimenti, repentini cambi di casacca, come per i cosiddetti Responsabili che tengono in vita artificiale il Governo. Più si avvicina il tempo per la scelta dei candidati sindaco nei Comuni che andranno al voto il prossimo 15 maggio, più il Pdl e i suoi alleati vanno oltre il limite della decenza.. Anche nel Lazio, Polverini, Pdl e alleati applicano il copione. Nei giorni scorsi, dopo un vertice romano, hanno scelto il consigliere regionale Di Giorgio come candidato sindaco a Latina e imbarcato La Destra. Cirilli campione della nuova politica, si è gentilmente fatto da parte. Gratis? Eh no! Nuova politica,, ma mica scemo. I quotidiani raccontano che Cirilli abbia avuto la promessa di essere nominato a capo di una grande azienda regionale, probabilmente il Cotral. E guarda caso, proprio in questi giorni, la Polverini, rappresentante della quota di maggioranza del Consorzio di trasporto pubblico, ha chiesto la riunione degli azionisti. Il motivo? Vuole cambiare statuto e sbolognare l’attuale legittimo Cda. In questo vergognoso mercanteggiare, ciò che sparisce del tutto è la politica. Non si parla del progetto e del futuro della città, che pure di grandi problemi da risolvere – dopo decenni di amministrazione di destra – ne ha moltissimi. E’ un percorso devastante. Di fatto, si capitalizza un consenso per ottenere una carica. I cittadini di Latina sono ridotti a comparse, pubblico di un qualsiasi talk show, unica differenza, al posto degli applausi sono chiamate a dare voti. Questa deriva apre praterie al voto di scambio e all’astensione. Di tutto ciò, solo uno si dichiara entusiasta: Francesco Storace, segretario de La Destra che già vede, dopo l’eliminazione con sterilizzazione dell’indigesto Cirilli, grandi prospettive di vittoria. Non è uno bello spettacolo. Penso che Cirilli dovrebbe riflettere molto bene: è ancora in tempo per dimostrare coerenza e togliere pubblicamente il suo sostegno a questa operazione che è il paradigma logorato della vecchia . Credo che i cittadini di Latina sapranno cogliere il valore di un simile atteggiamento. Diversamente, dovranno prendere atto di ciò che è ovvio: Cirilli è come gli altri, un campione della solita politica. Il 15 maggio i cittadini di Latina hanno l’occasione storica di mandare a casa una classe politica che appare sfibrata e senza principi, che ritiene di essere padrona di Latina.
Riceviamo e pubblichiamo da
Esterino Montino