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Sigilli all'”Eden” di Bella Farnia, li ha apposti il Nipaf

La spiaggia di Sabaudia

SABAUDIA – Quasi 90 metri quadri di ampliamento tra il bar e il ristorante, e poi bagni, spogliatoi e un forno, oltre ad una tettoia di circa 15 metri quadri che serviva a coprire l’ingresso di un locale adibito a magazzino ma diventato nel frattempo una palestra: tutto, assolutamente, abusivo. Sono scattati questa mattina da parte degli uomini del Nipaf e della Polizia municipale di Sabaudia i sigilli all’Eden, il complesso turistico di Bella Farnia realizzato all’interno del consorzio residenziale Caprolace. Nell’ambito della stessa operazione è indagato per i reati di abusivismo edilizio l’imprenditore Nicola Di Maio. Già da tempo nel mirino della Procura della Repubblica di Latina, la struttura è stata realizzata negli anni ’80 ed ha vissuto un periodo d’oro fino agli inizi degli anni 2000 quando poi il sito fu rilevato da Nicola Di Maio a seguito del fallimento del costruttore e per un lungo periodo sarebbe stato preso in gestione da Salvatore Di Maio, altro imprenditore di Sabaudia e noto alle cronache per una serie di coinvolgimenti in inchieste giudiziarie, non ultima quella relativa al clan Cava il cui processo anche a suo carico è alle battute finali il quale pochi anni fa abbandonò il sito per evitare spese necessarie ad interventi di ristrutturazione. Ora il colpo di grazia con i sigilli fatti scattare su esecuzione di una ordinanza disposta dal sostituto procuratone Giuseppe Miliano. (Agi)

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