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Audio – Per la Sovrani “Usato metodo clientelare per nominare gli scrutatori”

Marilena Sovrani

LATINA – Protesta per i metodi di scelta degli scrutatori, la candidata dell’Udc Marilena Sovrani. La consigliera uscente rimarca che solo in parte gli addetti ai seggi alle prossime amministrative a latina sono stati scelti con sorteggio, mentre la gran parte sono stati nominati su chiamata diretta tra quelli che avevano già lavorato nelle scorse consultazioni. “Un metodo clinetelare” dice.

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“È stata persa la prima occasione per dimostrare un cambiamento nel modo di amministrare la città di Latina”. A dichiararlo è l’esponente dell’Udc di Latina, Marilena Sovrani, in merito alla riunione della commissione elettorale per la nomina degli scrutatori delle prossime elezioni amministrative del capoluogo pontino.

“La nomina degli scrutatori – spiega Sovrani – rappresenta il primo elemento per garantire la democraticità delle elezioni. In questa logica, il commissario prefettizio aveva indicato la modalità del sorteggio, così da evitare che per ricoprire quei ruoli si indicassero persone ad appannaggio solo di alcune forze politiche. Un invito inascoltato dai componenti della commissione elettorale, che hanno preferito ricorrere all’indicazione nominativa e, quindi, scegliere personalmente gli scrutatori. Ciò dimenticando, inoltre, quanto verificatosi nell’ultima tornata elettorale. Quando alcuni seggi vennero chiusi in estremo ritardo a causa della scarsa professionalità di alcuni scrutatori nominati su indicazione dei partiti”.

Sovrani continua affermando che “oggi a Latina si è persa l’occasione per far prevalere la legalità sulle logiche di parte. Una grave prepotenza che ha violato il principio di pari rappresentatività, anche perché a effettuare le nomine sono stati due ex consiglieri comunali nominati in seno a un consiglio che non esiste più da dieci mesi. E che non ha tenuto in considerazione la fiducia di molti cittadini che, senza confidare nell’amico di turno, hanno avanzato richiesta di essere inseriti nelle liste degli scrutatori”.

“Sono sicura che la città avrebbe preferito un criterio più oggettivo, a garanzia – conclude Sovrani – della trasparenza dello spoglio elettorale”.

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