LATINA – I detenuti presenti attualmente nelle 14 carceri della Regione Lazio sono 6.531, per la prima volta in assoluto oltre quota 6.500, In poco meno di 60 giorni, da gennaio ad oggi, i reclusi sono aumentati di 154 unità: sono questi i dati che certificano, in maniera inequivocabile, l’inutilità nel Lazio della “legge svuota carceri”.
«Ormai – ha detto il Garante dei detenuti del Lazio Angiolo Marroni – non si parla più del provvedimento varato dal governo a dicembre che, secondo le stime, avrebbe dovuto svuotare le carceri concedendo la possibilità di scontare agli arresti domiciliari l’ultimo anno di pena. Nella nostra regione non solo non si sono visti i benefici ma, anzi, i reclusi continuano a crescere in maniera impressionante, con tutte le drammatiche conseguenze che questo implica». Il dato di maggior allarme è quello del sovraffollamento, registrato un po’ in tutte le carceri della Regione: a Latina, ad esempio, i detenuti dovrebbero essere 86 e sono invece più del doppio.
Ancora senza soluzione i casi, da tempo segnalati dal Garante, delle strutture di Rieti e Velletri dove oltre 300 nuovi posti restano utilizzati per carenza di personale di polizia penitenziaria.
«Piano Carceri, legge svuota carceri; l’esperienza di questi mesi dimostra che la politica degli annunci spot è fallimentare – ha detto Marroni – Sovraffollamento, Inadeguatezza delle strutture, cronica carenza di risorse umane e finanziarie e tutte le altre criticità del pianeta carcere dovrebbero essere risolte con un intervento strutturale che parta dalla politica. Purtroppo, in questo momento, le priorità dell’agenda politica sono altre».
