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Referendum, l’appello al voto del PD. Forte: “Votate quattro sì”

LATINA – Appello al voto per il segretario provicniale del Pd Enrico Forte. Tutti i perché del Sì nella nota che pubblichiamo integralmente.

Domenica e lunedì si vota per i referendum: il Partito Democratico della provincia di Latina si è mobilitato per il sì ai quattro quesiti, che riguardano in particolar modo il nostro territorio. I due sì per l’acqua pubblica, contro l’obbligo di privatizzazione del servizio idrico e contro la remunerazione fissa garantita al privato, derivano dall’esperienza di Acqualatina, fallimentare sotto tutti i punti di vista: votando sì vogliamo responsabilizzare gli amministratori degli Enti locali, che dovranno assumersi l’onere di rispondere direttamente ai cittadini su eventuali inefficienze del servizio o aumenti della tariffa. Nell’erogazione dell’acqua, a differenza che in altri settori come l’energia elettrica o la telefonia, non ci può essere concorrenza fra diversi soggetti privati, che garantirebbe la competizione a fornire il miglior servizio al costo minore: il privato, in questo caso, può essere uno solo, a cui verrebbe assicurato peraltro un guadagno certo del 7 per cento, a prescindere dalla qualità del servizio idrico. Pertanto invitiamo a votare sì ad entrambi i quesiti, per evitare che l’acqua, bene pubblico per eccellenza, sia oggetto di indebite speculazioni.

Per la provincia di Latina assume un significato di particolare importanza anche il referendum sul Nucleare: il capoluogo ha subito la servitù della Centrale di Borgo Sabotino, così come al confine dell’area sud c’è la Centrale del Garigliano. E’ chiaro che, in caso di ritorno al Nucleare, i siti già esistenti saranno i primi ad essere presi in considerazione per la collocazione delle nuove Centrali: Latina, inoltre, già rischia di essere individuata come sede del deposito nazionale di scorie. Il nostro sì al referendum, però, deriva anche da altre considerazioni: la Germania e la Svizzera hanno appena deciso di spegnere le proprie Centrali entro i prossimi dieci anni, gli Stati Uniti stanno investendo in energie rinnovabili e oggi sono leader nel Mondo per l’eolico, l’Italia invece va in direzione opposta, riesumando un sistema più costoso dell’energia prodotta dal sole o dal vento – come confermano gli studi della Energy Information Administration americana – con Centrali di terza generazione che utilizzano lo stesso combustibile dei reattori di Fukushima, poiché quelle di quarta generazione non potranno essere attivate prima del 2030. Totalmente assurdo anche affermare di essere favorevoli al Nucleare purché non a casa nostra, oppure che tanto ci sono le Centrali in Francia e quindi se accade qualcosa lì ne saremmo comunque vittime: questa osservazione appare quantomeno grottesca, perché implicitamente ammette il rischio derivante dal Nucleare. Allora meglio averlo oltre le Alpi, a mille chilometri di distanza, piuttosto che qui.

L’ultimo quesito riguarda il legittimo impedimento, che permette al presidente del Consiglio e ai ministri di non presentarsi dinanzi al Giudice in caso di processo a loro carico, a differenza di quanto sono tenuti a fare i normali cittadini. La motivazione del nostro sì a questo quesito è scritta in tutte le aule di Tribunale d’Italia: “La legge è uguale per tutti”. Per questi motivi invitiamo a recarvi alle urne e a votare quattro sì.

Enrico Forte

(Segretario provinciale PD)

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