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CESSIONE SIDIS
Ora parlano i dipendenti

Il supermercato Gustosidis

LATINA – I Dipendenti coinvolti nella crisi aziendale del gruppo Midal Spa, chiedono che sia fatta chiarezza su dei punti che non sono stati pubblicati dagli organi di stampa e che risultano oscuri.

LA LETTERA – “Premesso che ci sembra francamente inverosimile che un dissesto finanziario come paventato dalla azienda si sia manifestato in pochi giorni e proprio alla vigilia di ferragosto, poniamo di seguito alcune elementari domande e solo al fine di evidenziare la  reale situazione  della vicenda MIDAL SPA che si vuole liquidare in brevissimo tempo a discapito dei dipendenti dichiarati in esubero (circa 100) e dei creditori per le forniture inevase:
1) Perchè la Midal Spa non ha preso in considerazione le offerte fatte da Gruppi di rilevanza nazionale ed accreditati nel settore della Grande Distribuzione  interessati all’acquisto e non al fitto di azienda solo di alcuni punti vendita?
2) Perchè spogliare la società Midal dell’unica fonte di reddito (i suoi supermercati) concedendo i punti vendita in fitto di azienda ? E’ evidente che la cessione dei punti vendita depaupera la società del vero patrimonio concedendolo a costi irrisori proprio a quei soggetti che da mesi stanno partecipando alla vita dell’azienda e l’hanno portata in pochi mesi a questa situazione di collasso.
3) Perchè non è stato portato a compimento il mandato dato alle società di revisione (Ernst & Young)  per il progetto di risanamento dell’intero Gruppo? Progetto di risanamento già presente (tra l’altro) nei verbali di assemblea e di consiglio di amministrazione dello scorso anno e mai attuato.
4) Quali sono le garanzie che la società “Distribuzione Logistica Forniture Srl”  costituita il 18/01/2011 darà alla Midal Spa per il fitto dei punti vendita?
5) Ci sembra abbastanza facile ed intuitivo capire che l’operazione è stata concertata dall’inizio per salvare i punti vendita affidandoli ad una terza società ed affossare le 3 società  CO.AL spa, MIDAL spa e MIDALMARKETING srl mettendole in liquidazione. Infatti nell’operazione che sta perseguendo la società (e in corso di perfezionamento)  saranno esclusi i lavoratori del settore logistico CO.AL Spa, del settore amministrativo Midal Spa,  del settore servizi Midalmarketing  ed il Pantamarket Latina, il cash and carry destinato all’ingrosso.  Ai dipendenti di queste società solamente in sede di incontro delle parti sociali è stato comunicato che non verranno ricollocati in quanto la società  “Distribuzione Logistica Forniture srl”  è già organizzata per l’espletamento delle funzioni amministrative e logistiche. Quali saranno le sorti di questi lavoratori?
7) Perchè continuano a dire che sono ancora aperti i tavoli delle trattative per i settori sopra citati, quando sappiamo bene che il cuore economico della Midal Spa sono i punti vendita che permettono la continuità operativa aziendale dell’intero Gruppo. Una volta alienati o ceduti o dati in fitto di azienda i punti vendita, tutta la “casa madre” non ha ragione di esistere.
8) Da ultimo ci dissociamo in merito alle dichiarazioni riportate sugli organi di stampa in riferimento all’ex Amministratore delegato. I dipendenti della Midal sono stati accusati  che tali notizie sono state da noi riferite agli organi di stampa. Non è assolutamente vero! E’ assolutamente privo di ogni fondamento. I dipendenti non entrano in merito alle affermazioni sulla responsabilità di gestione (non sta a noi definirle) ma solo sul fatto che tali notizie sono state da noi riferite.
E questo dovrebbero ricordarlo bene i soci , il Presidente, i Consiglieri di Amministrazione ed i professionisti  ( Sindaci, Revisori dei Conti, consulenti) che hanno guidato la Midal insieme all’Amministratore Delegato in quanto in un verbale di assemblea del mese di dicembre 2010 ringraziavano lo stesso per l’operato e lo sollevavano da ogni responsabilità per aver loro controllato tutti gli atti realizzati insieme e condivisi in tutti gli anni di mandato dello stesso. Ci sembra semplicistico  e riduttivo ora  addossare tutte le colpe ad una sola persona. Tutti noi sappiamo le cose come sono andate nel corso degli anni e non sono certamente come riportate  dagli organi di stampa imbeccati da false dichiarazioni rese nelle riunioni con i sindacati solo per far sembrare cattivi gli uni e “salvatori della patria” quelli che stanno ricevendo il regalo che si sono preparati.
I  dipendenti in esubero aspettano delle risposte concrete e dirette visto che,  pur vivendo quotidianamente l’azienda, le notizie sono state apprese tramite stampa. Anche qui ci sembra abbastanza chiaro che sono già stati fatti accordi tra Sindacati ed Azienda che passano sopra le nostre teste e mortificano anni di professionalità ignorando le nostre persone.

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