ASCOLTA RADIO LUNA ASCOLTA RADIO IMMAGINE ASCOLTA RADIO LATINA  

ATTENTATO AL PARCO DEL CIRCEO
Trovati otto inneschi nell’area delle lestre

SABAUDIA  – Un attentato incendiario è stato messo a segno questo pomeriggio nell’area della  foresta vicina al centro visitatori del parco nazionale del Circeo, in via Carlo Alberto. Otto punti di innesco rudimentali, realizzati con rami secchi e diavolina, sono stati posizionati in alcune zone del parco. Due sono stati rinvenuti all’interno di una ricostruzione didattica di una ‘lestrà, una capanna di legno tradizionale ricostruita a beneficio dei visitatori, cinque nella foresta e uno sui rami di un albero. Il principio di incendio è stato subito avvistato da alcuni passanti, che hanno immediatamente lanciato l’allarme all’Ente Parco e alla Forestale. Sul posto sono poi intervenuti vigili del fuoco e protezione civile. La rapidità dell’azione ha permesso di scongiurare il peggio e di far registrare soltanto pochi danni alla vegetazione del parco. «Qualunque sia l’intenzione da parte di queste persone – ha dichiarato il presidente dell’Ente Parco, Gaetano Benedetto – noi non ci faremo intimidire e continueremo a lavorare con coerenza».

IL MINISTRO – “È gravissimo l’atto di intimidazione nei confronti del parco del Circeo, presidio in questi anni di legalità oltre che di difesa dell’ambiente e di tutela del territorio”: così il ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, ha commentato i fatti . «Esprimo la più piena solidarietà al presidente del Parco Gaetano Benedetto – ha affermato il ministro in una nota – artefice di una gestione attenta e attiva in un territorio spesso difficile. Il Ministero dell’Ambiente – ha aggiunto – è oggi più che mai a fianco di Benedetto nella battaglia civile per la tutela del parco del Circeo».

LEGAMBIENTE – “Si tratta di un gravissimo atto intimidatorio in pieno stile mafioso che va denunciato con forza e che obbliga ad uno sforzo congiunto tra amministrazioni, forze dell’ordine e inquirenti perché i responsabili vengano presto individuati e arrestati”. Lo afferma Legambiente in una nota aggiungendo “non mancheremo di fornire il nostro sostegno”.

LIBERA – “Tentativo grave che apprendiamo con preoccupazione.  Tenere alta la
guardia le modalità del crimine ambientale lasciano  chiaramente intendere la volontà di perseguire nella eliminazione dell’ultimo impedimento a speculazione edilizia, malapolitica e criminalità organizzata di tipo economico, riassumendo quello che è stato definito “il sacco di Sabaudia” ma che riguarda l’intero litorale laziale, isole comprese. “ Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie” esprime preoccupazione dell’attentato incendiario all’interno del Parco Nazionale del Circeo verificatosi nelle ore scorse nel centro visitatori. “Il gesto – afferma Antonio Turri, responsabile Libera Lazio – va ad aggiungersi a tutta una serie di azioni mirate ad  aggredire l’area protetta del Circeo come le mancate demolizioni delle centinaia di opere edilizie abusive su cui pendono sequestri nonché ordinanze di abbattimento o come quella del rilascio delle autorizzazioni e nulla osta ad edificare un mega centro commerciale a poche decine di metri dallo stesso centro visitatori del Parco rilasciate da Comune ed Ente Parco. L’episodio – conclude Turri di Libera – deve essere letto come il concomitante agire di quanti in spregio alle leggi dello Stato intendono utilizzare l’unico Parco Nazionale presente nella regione Lazio ed ubicato a poche decine di chilometri da Roma, per illeciti arricchimenti in spregio al diritto dei cittadini alla bellezza dei luoghi in cui vivono e alla salvaguardia dell’unico tipo di sviluppo possibile che è quello turistico .” Del resto le recenti polemiche riguardanti i tentativi della regione Lazio di sanare gli abusi edilizi ri, cosi come l’assurda idea di realizzare un tunnel sotterraneo nella piccola isola di Ventotene, sono tutti fatti ascrivibili a quell’humus di irresponsabilità politica che rappresenta il terreno in cui nascono e si sviluppano comportamenti mafiosi che fanno del basso Lazio la terra di origine di una quinta mafia che Libera definisce mafia autoctona o da contaminazione”.

CHITI – “Un grave atto intimidatorio, che non va sottovalutato”. Cosi’ il vice presidente del Senato e commissario del Pd Lazio, Vannino Chiti, commenta l’attentato incendiario avvenuto nella porzione di foresta vicina al centro visitatori del parco nazionale del Circeo. “Al presidente dell’Ente Parco, Gaetano Benedetto, invio la mia solidarieta’. E’ giusto ringraziare – prosegue Chiti -, oltre al presidente Benedetto, i vigili del fuoco, la protezione civile e tutte le autorita’ che si sono rese fin da subito disponibili: e’ grazie al loro rapido intervento che i danni sono stati limitati.Auspichiamo che le forze dell’ordine possano individuare al piu’ presto i responsabili, non trascurando nessuna ipotesi. Il Partito Democratico del Lazio continuera’, come ha sempre fatto, a impegnarsi per la tutela del parco nazionale del Circeo e per la sua piena valorizzazione”.

 

Clicca per commentare

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

In Alto