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LEGGE SOCIALE
Pareri favorevoli per la riforma

L'assessore regionale Aldo Forte

LAZIO – “Una razionalizzazione delle spese, un sistema meno frammentato e una interazione più efficiente fra servizi sociali e sanitari”. Sono queste le posizioni emerse nella prima tornata di audizioni presso la Commissione politiche sociali del Consiglio regionale del Lazio sulla proposta di legge n. 226, “Sistema integrato degli interventi, dei servizi e delle prestazioni sociali per la persona e la famiglia nella Regione Lazio”, approvata dalla Giunta il 17 giugno scorso su proposta dell’Assessore alle Politiche sociali e Famiglia, Aldo Forte. Prima tornata che ha visto prendere la parola dodici rappresentanti di enti e associazioni del settore. Tutti concordi sulla necessità di una nuova legge del settore, ormai “indispensabile per colmare un vuoto normativo che rischia di penalizzare chi ha più bisogno – come ha dichiarato il presidente per il Lazio di Confcooperative, Ciro De Geronimo, che ha aggiunto – Il pregio di questo testo è che punta a dare un nuovo assetto al settore sociale regionale, così da realizzare un sistema di servizi omogenei sul territorio”.

Tra gli altri interventi, Mauro Casanatta dell’Associazione italiana ospedalità privata (Aiop) ha detto che “la nascita delle Oasi permette di avere un unico interlocutore e, quindi, una maggiore certezza contro una certa dispersione operativa che si registra con gli attuali distretti socio-sanitari. Senza trascurare il ruolo che i Consorzi giocheranno nel facilitare l’integrazione tra servizi sociali e sanitari, grazie alla loro capacità di dialogare alla pari con le Asl”. Sulle Oasi ha espresso parere favorevole anche Claudio Dell’Anno dell’Assohandicap, che ha sottolineato come “la nuova architettura del sistema sociale ha anche il merito di migliorare i rapporti tra il cittadino che ha bisogno e l’ente che eroga il servizio”. Ferdinando Gioia del Centro nazionale economi di comunità (CNEC) ha, invece, espresso apprezzamento per “la decisione di introdurre direttamente nel testo della legge il Quoziente Lazio, uno strumento quanto mai necessario per tutelare le fasce più deboli”. Tra queste quella della terza età, rappresentati dall’Associazione per i diritti degli anziani (Ada) che ha dichiarato come la proposta di legge regionale vada “nella direzione del sostegno all’anziano non solo come destinatario degli interventi, ma come una vera e propria risorsa da coinvolgere nel sistema dei servizi”.

Le audizioni continueranno nelle prossime settimane, nel corso delle quali verranno ascoltati i pareri di oltre cento soggetti, tra enti locali, sindacati, associazioni e ordini professionali del settore. Una lunga fase di concertazione che si svilupperà non solo in Commissione, ma anche sul territorio. L’Assessorato politiche sociali e Famiglia ha, infatti, fissato un calendario di incontri, uno per provincia, con i sindaci, gli assessori comunali e provinciali alle politiche sociali e con i coordinatori dei distretti socio-sanitari, nei quali l’assessore Aldo Forte illustrerà i contenuti della proposta di legge regionale. Il primo appuntamento ci sarà il 19 settembre prossimo a Roma.

 

 

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