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AUDIO – RACCOLTA RIFIUTI A LATINA
Consulta Consumatori sul piede di guerra

LATINA – “Latina è sporca e merita una cura diversa”.  La Consulta Provinciale Utenti e Consumatori è sul piede di guerra e per questo ha scritto all’assessore all’ambiente, al presidente della commissione comunale al ramo e al presidente della Latina Ambiente di essere convocata per discutere con gli organi preposti il tema del servizio di raccolta dei rifiuti. Non sfugge ai rappresentanti delle associazioni aderenti a questa Consulta – si legge nella circostanziata lettera inviata al Comune – lo stato di semi abbandono che sta caratterizzando interi quartieri della città a causa della mancanza o del deficit di pulizie dei parchi, dei marciapiedi e delle stesse strade”. le ragioni dalla voce del presidente, Antonio Bottoni audiobottoni consulta]

IL TESTO INTEGRALE DELLA LETTERA DELLA CONSULTA: Non sfugge ai rappresentanti delle associazioni aderenti a questa Consulta lo stato di semi abbandono che sta caratterizzando interi quartieri della città a causa della mancanza o del deficit di pulizie dei parchi, dei marciapiedi e delle stesse strade.

Solo per fare qualche esempio: è sufficiente percorrere via Padre S. Agostino, o viale Petrarca, solo per fare un esempio, strade semicentrali e dal traffico molto intenso, in questo periodo rappresentato anche dai molti turisti, per rendersene conto: foglie ed aghi degli alberi che le costeggiano invadono il marciapiedi o l’aiuola spartitraffico ininterrottamente da almeno due mesi senza alcun intervento della ditta incaricata della pulizia stradale e che al più semplice refolo di vento si spandono lungo la strada offrendo uno spettacolo desolante di incuria, peraltro in piena stagione turistica; le erbacce che ormai invadono i parchi ed i giardini pubblici intorno alla chiesa di Santa Rita vengono tagliate quando raggiungono altezze che quasi coprono le persone – ma altrove vi sono tuttora – e, con l’uso dei decespugliatori, ogni cosa si trovi al loro interno (buste di plastica, carta, etc.) viene frantumata e cosparsa in centinaia di pezzi tutt’attorno con il facilmente immaginabile effetto moltiplicatore e lasciata sul posto senza che alcuno si occupi della rimozione né delle erbacce ormai ridotte a paglia né degli altri rifiuti; immondizie ed articoli di ogni tipo che vengono lasciati per settimane al di fuori dei cassonetti e così via; bottiglie di vetro intere o in frantumi lasciate ovunque; cassonetti maleodoranti che non vengono puliti da mesi, e così via.

I bordi delle strade, inoltre, vengono puliti in costanza di presenza delle autovetture, rendendo parzialmente inutile il lavoro e quando vengono utilizzati i c.d. “soffioni”, questi sollevano nuvole di polvere che ricade su ogni cosa nelle vicinanze; i tombini e le caditoie stradali non vengono quasi più puliti lasciando che l’acqua ristagni per intere giornate mentre l’approssimarsi della stagione autunnale con le piogge prevedibili e la caduta delle foglie dagli alberi che costeggiano le strade (oltre che delle altre immondizie), suggerirebbe una loro accurata pulizia per evitare problemi di allagamento, com’era buona prassi sino a non moltissimi anni or sono da parte degli spazzini comunali.

E’ evidente che parte del problema è rappresentato da una frazione della cittadinanza che mostra estrema inciviltà e nessun rispetto per se stessi e per gli altri, ma è altrettanto evidente che lo stato di cose, seppur parzialmente descritto, e l’incuria resa manifesta dall’ignorare la situazione per tempi così lunghi da parte di Latina Ambiente, soggetto istituzionalmente preposto a farvi fronte, crea una sorta di “effetto discarica”, che quasi legittima, se non incentiva, l’inciviltà dei singoli.

Secondo il personale avviso del sottoscritto Presidente della Consulta, non è sufficiente far stampare una pagina di pubblicità a pagamento sui quotidiani locali per dare il segno della propria efficienza ed economicità, ma questa va dimostrata sul campo con risultati tangibili sin dal primo impatto che deve percepire il cittadino: una città permanentemente pulita con efficienza in tutti i suoi lembi e non soltanto in alcune zone, soprattutto quelle centrali, poiché la cittadinanza merita rispetto e buona qualità del servizio dappertutto senza che possano manifestarsi o adombrarsi zone di privilegio in quanto tasse e tributi vengono corrisposti dall’utenza in maniera diffusa su tutto il territorio.

Appare opportuno evidenziare che delle iniziative intraprese, tra cui quella di affidare alla Polizia Locale la raccolta delle segnalazioni e l’elevazione di contravvenzioni a chi getta i rifiuti al di fuori dei cassonetti appositamente predisposti è stato appreso dai mass media, senza alcuna preventiva consultazione con le associazioni dei consumatori. L’iniziativa può essere lodevole, ma non è sufficiente a reprimere il fenomeno, e, peraltro, presenta anche aspetti negativi sui quali è opportuno un approfondimento congiunto. Al riguardo, il segnale più forte deve essere dato proprio dalla Latina Ambiente S.p.A., rendendo celere ed efficiente il proprio servizio, la qual cosa da molto tempo a questa parte non sembra potersi affermare. E’ cosa risaputa, altresì, che l’azienda è sfornita delle buste per la raccolta della frazione umida dei rifiuti, ciò che obbliga i cittadini a versare tali rifiuti insieme all’indifferenziata, con buona pace sia della raccolta differenziata che dei proclami autoincensanti a pagamento della stessa Latina Ambiente. A proposito, ci si chiede su chi ricada il costo di tale iniziativa.

Per ciò che concerne la T.I.A., tra il mese di novembre 2010 ed il mese di marzo 2011 questa Consulta ha avuto due deludenti colloqui con l’ex Commissario straordinario in merito, tra l’altro, alla definizione della tematica, nonché della bollette o delle fatture che sarebbero state emesse per le due annualità 2010 e 2011; non senza qualche rammarico si è dovuto registrare che il Commissario, sebbene siano trascorsi circa quattro mesi tra i due incontri non ha saputo fornire all’istituzione che rappresenta l’intera cittadinanza alcuna risposta al riguardo.

Per quanto sopra detto e nel richiamo del dettato di cui all’art. 2, comma 461, della Legge 24 dicembre 2007, n. 244 (Legge finanziaria 2008), si reputa necessario attivare l’attività di monitoraggio congiunta con le associazione dei consumatori, resa obbligatoria dalla citata disposizione normativa, offrendo, se del caso, corretta collaborazione interistituzionale che, partendo dalla disamina della situazione possa rivelarsi proficua per il miglioramento dello stato delle cose.

A tal proposito si reputa utile, oltre che necessario, un incontro urgente tra la Consulta e le SS.LL. onde discutere sia delle iniziative che l’Amministrazione civica intende assumere sulla individuazione della tariffa da applicare che per quanto concerne la bontà e l’effettività del servizio offerto dalla Latina Ambiente alla cittadinanza, nonché per le iniziative da svolgere ai fini del monitoraggio di che trattasi.

Onde definire quanto sopra, pertanto, le SS.LL. sono gentilmente invitate a concordare un appuntamento per un incontro con le organizzazioni rappresentate da questa Consulta provinciale, da tenersi entro la metà del mese di settembre p.v., proponendo quale data e luogo possibili il giorno 15 settembre p.v. alle ore 15,30 presso la Provincia di Latina, sede della Consulta, in via Costa n. 1 (sala Loffredo).

In caso di problemi al riguardo, le SS.LL. sono pregate di contattare direttamente lo scrivente al n. 335/6689009.

Si rappresenta che in mancanza di notizie in merito entro il 2 settembre p.v., la riunione s’intende come sopra sin d’ora confermata.

Cordiali saluti

IL PRESIDENTE DELLA CONSULTA

Dott. Antonio Bottoni

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