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LATINA – In piazza del Popolo, a Latina, con megafoni e striscioni colorati, per dire no ai tagli e sì alla scuola pubblica. Sono circa mille gli studenti che hanno sfilato questa mattina per le vie del centro cittadino ed espresso tra cori e motti urlati a gran voce tutto il loro dissenso contro «un ministro che non sa far altro che distruggere le nostre scuole». Comincia con oggi un nuovo autunno caldo nella scuola. Cortei, presidi e sit-in sono in scena in tutt’Italia. Nel capoluogo pontino hanno risposto in massa all’appello dell’Unione degli Studenti. I ragazzi si sono mossi in corteo, poi hanno ribadito le loro ragioni attraverso un flash mob: si sono fermati su corso della Repubblica, sedendosi anche a terra, hanno illustrato le loro proposte per una scuola migliore e gridato al megafono: «Se ci bloccano il futuro noi blocchiamo la città»
Le previsioni della vigilia azzardate dagli organizzzatori del corteo si sono rivelate esatte: mille persone si aspettavano e circa mille sono effettivamente i giovani “indignados” che hanno lanciato il loro avviso al governo: «Quella di oggi è solo la prima di una lunga serie di mobilitazioni. Diamo il via al nostro autunno caldo, sulla scia dello scorso altrettanto impegnato, perché siamo stanchi delle condizioni di fatiscenza in cui versano le nostre scuole. Ci hanno tolto tutto, anche la stessa idea di futuro».
ASCOLTA ALESSANDRA DONATI E LAVINIA CESTRONE, rispettivamente responsabile organizzativa e coordinatrice dell’Uds:
audioAlessandra Donati]
audioLavinia Cestrone]
Tra i manifestanti anche i docenti precari di Latina, che hanno denunciato: «I tagli alle risorse e al personale si traducono in un impoverimento del sistema dell’istruzione pubblica e obbligano noi inquilini delle scuole ad una protesta comune». ASCOLTA FRANCESCA LA ROVERE: audioLa Rovere]
Da piazza del Popolo Federica Reggiani: audiofederica da piazza del popolo]
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