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LATINA – Ancora una rivoluzione tra i banchi. Dopo i tagli al personale, parte la procedura che prevede gli accorpamenti di più scuole in istituti comprensivi, sotto la direzione di un unico dirigente. E’ un’ulteriore scure che si abbatte sul sistema già precario, che da qualche hanno fa i conti con tagli di personale e di risorse economiche.
La novità è imposta da un decreto-legge che prevede la soppressione delle direzioni didattiche con la conseguente organizzazione delle scuole dell’ infanzia, primarie e secondarie in Istituti Comprensivi. I consigli d’istituto delle scuole di Latina si vanno riunendo da qualche giorno per illustrare le novità a insegnanti e genitori e per elaborare le proposte operative. I numeri sono ancora incerti: da 17 scuole si passerà a 11 istituti comprensivi, ma c’è chi addirittura parla di un numero finale di 9. Quello che è certo è che si comincerà subito, e per la metà di novembre il nuovo assetto dovrà essere definito, con effetti ancora non chiari.
Secondo quanto si apprende le scuole con meno di 1000 alunni perderanno la dirigenza e per questo motivo saranno inglobate da altri istituti. Nei casi in cui il numero minimo di alunni è raggiunto, resta comunque l’onere per la scuola di assorbire gli allievi in esubero presso le altre sedi (accorpate) con la prospettiva che alcune sezioni o classi debbano spostarsi nel prossimo anno scolastico in altri edifici.
Tra gli effetti negativi evidenziabili subito, anche una sorta di “lotta” tra le varie scuole che tenteranno di accaparrarsi le sedi migliori per ricomprenderle sotto la propria gestione. Se l’accordo non sarà raggiunto sarà comunque il Comune a decidere il futuro degli istituti.
