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DI GIORGI RESTA CONSIGLIERE
“Sospesa” la decadenza
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Il presidente del Consiglio Mario Abbruzzese

LATINA – Resterà anche consigliere regionale il sindaco di Latina Giovanni Di Giorgi nonostante abbia optato (solo ieri) per la carica di sindaco di Latina, e le due cariche siano incompatibili. Lo ha deciso questa mattina il Consiglio regionale del Lazio sospendendo la votazione sul punto riguardante la “Decadenza dalla carica di consigliere Giovanni Di Giorgi”.

La maggioranza si è infatti espressa a favore  della richiesta di sospensiva proposta dal consigliere del Pdl, Fiorito con la quale si stabilisce che la discussione sul punto venga rinviata a data da destinarsi, comunque dopo che il Tar avrà deciso sul ricorso contro il risultato delle Amministrative a Latina, presentato dal consigliere Claudio Moscardelli nella veste di candidato sindaco. Sono state sufficienti le dimissioni dalla carica di presidente della Commissione Regionale Trasporti (posto che faceva gola a tanti) per ricompattare la maggioranza in Regione intorno alla teoria da sempre sostenuta da Di Giorgi e ribadita ieri durante una conferenza stampa convocata in Comune: “Sono sindaco, scelgo di restarlo – ha detto in sostanza il primo cittadino –  ma non posso rischiare di restare senza salvagente nel caso in cui il Tar desse ragione a Moscardelli”.

PD – Dopo questa decisione si sono scatenate le opposizioni, che già in aula avevano espresso tutto il loro dissenzo. “Per salvare il posto di consigliere regionale al sindaco di Latina, hanno inventato ‘il consigliere regionale in aspettativa’. Si tratta di un imbroglio rispetto al quale reagiremo impugnando tutti gli atti amministrativi varati dal Comune di Latina e presentando un ricorso alla Corte dei Conti. La mozione – spiega Esterino Montino, capogruppo del Pd – prevede che Di Giorgi resti consigliere regionale rinunciando allo stipendio e alla presidenza della commissione. Però salva il posto, cioè viola la legge. Il consiglio non avrebbe dovuto mettere in votazione la sospensiva ma avrebbe dovuto prendere atto delle dimissioni e far assumere la responsabilità di questa scelta ai consiglieri. Tutti gli atti in cui il voto di Di Giorgi è determinante e tutte le delibere assunte dall’amministrazione comunale di Latina, per noi sono illegittime. Su ogni atto ci sarà un nostro ricorso. Inoltre, il gruppo del Pd e gli altri gruppi dell’opposizione daranno mandato agli avvocati di presentare ricorso alla Corte dei conti per danno erariale per l’indennità che fino a oggi Di Giorgi ha percepito e che invece non doveva prendere, visto che dal giorno della sua proclamazione a sindaco, aveva 20 giorni di tempo per optare”.

IDV – Maruccio dell’Idv annucia invece un ricorso al Tar “sull’illegittimità dell’atto amministrativo votato oggi in consiglio regionale.”

ASCOLTA la discussione in aula

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