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ITALIA NOSTRA
Redatto documento su musei e siti archeologici di Latina

LATINA – La Sezione di Latina di ITALIA NOSTRA ha volutamente scelto di scambiarsi gli auguri di fine anno, con una visita alla “Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea”, che ha sede presso il Palazzo della Cultura, in Via Umberto I.

Questa scelta per rendere noto ai soci e per godere ancora una volta il notevole patrimonio di quadri e sculture in possesso della città, patrimonio poco conosciuto e spesso non facilmente visitabile.

Peraltro la dotazione della Galleria è notevolmente ridotta rispetto a quella della originaria collezione, istituita nel 1937 ed in gran parte dispersa nel periodo bellico ed anche negli anni successivi, realizzata con le donazioni dei principali artisti dell’epoca.

L’incontro è stato però occasione per fare una riflessione generale ed esprimere una amara considerazione:

I musei ed i siti archeologici, i quali dovrebbero costituire parte integrante dell’attività culturale della città, non hanno avuto, al di là dei proclami e dei roboanti annunci, la benché minima considerazione dalle giunte che hanno amministrato Latina negli ultimi decenni.

In proposito Latina sconta, tranne alcune rare e brevi parentesi, un lungo periodo di disattenzione e carenza di programmazione nel settore della cultura.

Infatti molte strutture risultano semisconosciute e poco utilizzate, o addirittura inutilizzate.

E’ oltremodo interessante e significativo ricordare la vicenda dei “Direttori Scientifici”:

– La Legge Regionale n. 42/97 (Norme in materia di servizi culturali nel Lazio), all’art. 21, prescrive che condizione necessaria per rientrare nell’Organizzazione Museale Regionale (OMR) e di conseguenza aver diritto ai finanziamenti regionali, è che i musei ed i siti archeologici abbiano ciascuno un Direttore Scientifico.

Il Comune di Latina non aveva mai nominato tali figure.

A causa di tale carenza, con decreto del Presidente della Giunta Regionale del Lazio 19 maggio 2009, i Musei Civici ed i siti archeologici di Latina sono stati sospesi dall’OMR.

– Il Commissario Straordinario, dott. Nardone, appena insediatosi, dopo circa un anno dal suddetto atto del Presidente della GRL, si è visto costretto a correre ai ripari, in tutta fretta, nominando, con deliberazione n. 120 del 05.07.2010, due professionalità esterne: la Dott.ssa Fischetti, archeologa, per l’ambito archeologico (Antiquarium, presso il Procoio di B.go Sabotino, e l’istituendo Museo Archeologico di Satricum), ed il Prof. Vincenzo Scozzarella, storico dell’arte, per il settore storico-artistico (Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, Museo Cambellotti, Museo della Medaglia).

L’incarico ha avuto termine con la conclusione della gestione commissariale.

– Con deliberazione n. 275 del 22.11.2011, la attuale Giunta Comunale ha confermato il Prof. Scozzarella nell’incarico di direttore scientifico per il settore storico-artistico ed ha incaricato il Dott. Stefano Spagni quale direttore scientifico per l’ambito archeologico; gli incarichi sono stati conferiti a titolo gratuito (!?!) e fino al 31 dicembre 2011.

La vicenda sopra esposta rappresenta solo un esempio della totale assenza di attenzione per la Cultura nella nostra città e ci induce ad esprimere alcune considerazioni:

– Si rileva ancora una volta la assoluta mancanza di una politica culturale nel Comune di Latina;

– Le Giunte comunali in carica dal 1997 (anno di emanazione della L. R. n. 42) in poi, in ragione della “disattenzione” in merito alla mancata nomina dei direttori scientifici per i musei della città, hanno la gravissima responsabilità della esclusione del Comune di Latina dall’OMR, con conseguente esclusione dai possibili finanziamenti;

– La Giunta comunale in carica, la Giunta Di Giorgi, ci dovrebbe far comprendere la logica programmatoria posta alla base della nomina dei Direttori scientifici “a titolo gratuito” e per un periodo di un mese e nove giorni;

– Conosciamo troppo bene la serietà che il Prof. Scozzarella (non conosciamo a sufficienza il Dott. Spagni, ma non ci permettiamo di nutrire alcun dubbio anche nei suoi confronti) mette nel proprio lavoro, ma è certo che se non si mettono a disposizione i mezzi per espletarlo al meglio e soprattutto non si dà il tempo per programmare gli interventi necessari, sarebbe assurdo pretendere che si ottengano risultati tangibili in un tempo così breve. La stessa L. R. n. 42/97 (all’art. 7) prescrive che l’incarico di Direttore scientifico abbia una durata di almeno tre anni (ma noi riteniamo che siano anche troppo pochi!) al fine di poter programmare una credibile attività.

Riteniamo che l’Amministrazione Comunale debba compiere ogni sforzo possibile per pubblicizzare la presenza di un patrimonio museale (storico-artistico- archeologico) di tutto rispetto; ciò è attuabile cominciando dagli orari di apertura dei musei. Infatti non ci sembra possibile che tali orari debbano essere fissati in funzione dei normali orari di servizio dei dipendenti comunali, con la conseguenza che solo alcuni musei (la Galleria Civica ed il Museo Cambellotti) sono visitabili con orari ridottissimi e mai nei fine settimana, mentre le altre strutture aprano solo “su richiesta”.

Riteniamo inoltre che i custodi dei musei abbiano bisogno di essere adeguatamente formati e soggetti a orari e turni più consoni ad una struttura museale.

Indubbiamente ciò comporta previsioni di bilancio non indifferenti, e pertanto sono attuabili in tempi medio-lunghi; ma occorre cominciare ad affrontare tali problemi in maniera del tutto differente da quanto fatto fin’ora.

In conclusione facciamo appello al Sindaco Di Giorgi, il quale, peraltro, ha tenuto per sé la delega alla cultura, affinchè Latina inizi ad allinearsi anche in questo settore alle normali città d’Italia e restiamo in attesa di qualche segnale positivo.

 

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