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ALLARME BRUCHI NEL PARCO
Il Promontorio diventa marrone: è la Limantria

Il Promontorio a causa della Limantria assume una colorazione marrone

SAN FELICE CIRCEO – Allarme bruchi sul Promontorio del Circeo: una farfalla divora-boschi  ha colonizzato le piante  lungo le pendici della montagna di Circe e  non solo.  Da un paio di settimane, infatti, il temibile vermetto, la Limantria, ha iniziato a fare la sua apparizione anche nel centro urbano di San Felice Circeo. Una situazione disastrosa.

“Un fenomeno già visto lo scorso anno, ma quest’anno la situazione appare  ancora più grave – spiegano dall’’Ente Parco Nazionale del Circeo  – La presenza di larve di Limantria, una farfalla della famiglia “Lymantridae”, vorace defogliatrice di boschi e soprattutto di querce, è eccessiva”. I bruchi inoltre non disdegnano altre piante: sono note circa 400 specie tra alberi e arbusti potenzialmente attaccabili e la farfalla è in grado di rendere  letteralmente “marrone” il Promontorio.

“Vista la situazione manifestatasi l’anno scorso che ha portato, durante il periodo maggio-giugno, ad una abbondante ed evidente defogliazione del promontorio del Circeo ed in particolare del Quarto Freddo, l’Ente Parco ha intrapreso a partire dall’autunno del 2011 un’attività di monitoraggio sperimentale, gestita direttamente dal proprio personale in servizio, su alcune aree campione – spiegano ancora dall’Ente – per comprendere meglio l’evolversi del fenomeno. I dati acquisiti sono allarmanti”.

Sono milioni le  uova pronte a schiudersi e i residenti hanno già potuto n0tare  molti bruchi di colore nero, di piccole dimensioni alla nascita, ma che cresceranno fino a circa cinque centimetri. “Si notano anche perché si fanno trasportare dal vento “appesi” ad un filo di seta, prodotto con la loro bava, lungo anche fino ad un metro. L’area del Centro Storico e di Via XXIV Maggio ne è piena, come tutto il Promontorio, sul quale anche strutture artificiali come guard-rail, tabelloni e staccionate sono coperti di uova. Il fenomeno in parte è naturale: caratteristica di questo e di altre farfalle di interesse forestale è infatti quella di manifestare ciclicamente imponenti aumenti di densità della popolazione con vere e proprie esplosioni numeriche note come “gradazioni”. La fase culmine di tale ciclo dura in genere due o tre d’anni. Da un paio di settimane i bruchi di Limantria hanno iniziato a fuoriuscire ed a “colonizzare” le piante ospiti nonché il centro urbano di San Felice Circeo. Dalle prime impressioni e dai dati raccolti quest’anno, sembra che anche per il 2012 si riproporrà una situazione di intensa defogliazione, caratteristica della fase culminante del fenomeno, a cui generalmente succede un crollo della popolazione legato al ristabilirsi degli equilibri con le altri componenti dell’ecosistema”.

 L’allarme è già stato trasmesso al Servizio Fitosanitario Regionale che pensa di utilizzare (su aree limitate)  un batterio nemico delle larve della farfalla con un nome impossibile: il Bacillus thuringiensis varietà kurstaki (Btk). Ma non sarà facile.

“Abbiamo scritto oggi al Comune di San Felice Circeo rendendoci disponibili per un incontro con l’Amministrazione per fare il punto sulla situazione e concordare strategie per eventuali interventi di controllo in area urbana e in aree di interesse turistico”, dice il Direttore del Parco, Giuliano Tallone – Ma per le centinaia di ettari di bosco del Promontorio c’è solo da sperare che resistano all’attacco della vorace Limantria e che le querce si riprendano presto, come in genere succede in questi cicli biologici, o che le condizioni meteo-climatiche creino qualche difficoltà alla diffusione dei bruchi”.

 

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