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FONDAZIONE ZEI
“La politica è indifferente alla cultura”

Marcello Zei

SAN FELICE CIRCEO – La fondazione Marcello Zei in una lunga nota si dice sfiduciata da questa politica che non avrebbe intenzione di valorizzare il territorio e le sue bellezze culturali. “siamo in primavera, ma nulla si muove per programmare interventi in vista dell’estate”.

IL TESTO INTEGRALE – Durante la consegna del resoconto consuntivo delle Attività della Fondazione Marcello Zei, per l’anno 2011, solito atto burocratico che annualmente facciamo, davanti ai soci Cofondatori, il Comune di San Felice Circeo, e la da poco defunta APT di Latina, non abbiamo potuto che fare un’individuale riflessione sull’anno difficile che abbiamo appena lasciato ed evidenziare come il deterioramento delle relazioni tra le due istituzioni che compongono il CDA della Fondazione si siano erose gradualmente. Si afferma che quando un matrimonio finisce, la colpa è d’entrambi i componenti della coppia, ma occorre anche una volontà vera e sincera per mantenersi uniti.

La Fondazione Marcello Zei, come istituzione di rilevanza culturale qual è, ha potuto verificare “sulla propria pelle” una mancanza di un sostegno concreto da parte di chi, al meno sulla carta, è un socio cofondatore. Anzi, da un po’ di tempo, più che il loro appoggio, abbiamo stranamente verificato la messa in atto di una sorprendente sorta di competizione con la Fondazione Marcello Zei, come se il compito delle istituzioni, invece dello sviluppo culturale e la crescita, attraverso la collaborazione e la comunicazione per il bene comune dovesse essere di sfida “per capire chi lo fa meglio”. Possiamo continuare a vivere in un paese dove le Istituzioni, per individuare delle collaborazioni che ritengono “giuste” per i propri interessi e quelli della collettività, si basino solo e unicamente su semplici simpatie personali per non dire peggio e non per richieste di competenza e professionalità. Questo, se non altro, ci sembra il prodotto di una strana “confusione” mentale o. per essere malpensanti, di povertà culturale.
La Fondazione Marcello Zei, nella sua funzione didattica, non ostante tutto, ha continuato imperterrita a tenere corsi d’istruzione sulla preistoria, partecipazioni e comunicazioni a convegni, gestendo persino l’apertura estiva totalmente gratuita della Mostra Homo Sapiens. In altre parole, ha continuato il suo lavoro culturale. Questo, nonostante i ritardi e la saltuarietà con la quale, nel 2011-2012, più che mai, il Comune di San Felice Circeo ha provveduto al suo modesto impegno economico mensile a parziale sostegno di questa istituzione culturale, rendendo difficile una qualsivoglia pianificazione d’attività in beneficio del cittadino, come, ad esempio, l’apertura per Pasqua della Mostra Homo Sapiens. Anche in questo caso, facendoci forza e con grandi dosi di pazienza, abbiamo aspettato sempre. Soprattutto dopo che si è definitivamente verificato che l’indifferenza rispetto all’istituzione culturale a San Felice, non è un atteggiamento isolato o estraneo per questo Comune. Anzi, sarebbe quasi la normalità a pensare come sono andati persi più di 60.000 euro destinati al progetto “Nostro Fratello Neanderthal” per il mancato perfezionamento della pratica da parte del Comune, fino quando è successa la naturale decadenza della stessa. facendo sfumare la cifra che la Regione Lazio aveva destinato al nostro territorio. Evidentemente, l’interesse era poco.
Davanti a codesto fallimento amministrativo abbiamo deciso di lasciar correre e dedicarci ad altro. Non serve a niente girare sullo stesso punto, ci siamo detti. Abbiamo deciso di iscrivere la Fondazione all’Albo degli Istituti Culturali, triennio 2011-2013 della Regione Lazio per poter presentare i nostri progetti e ottenere i finanziamenti direttamente da loro. Niente a che vedere con l’atteggiamento del Comune, direte voi. Invece no. Purtroppo, per ottenere l’iscrizione della nostra Fondazione alla Regione era necessario il riconoscimento della sua “Personalità Giuridica”, l’ennesimo scoglio, neanche fossimo una nave da crociera, che ci ha fatto in sostanza affondare nel nostro tentativo. Per ottenere la personalità giuridica si sarebbe dovuto allegare l’autocertificazione sull’assenza di carichi pendenti sui rappresentanti dei soci della Fondazione e quindi anche del Sig. Sindaco di San Felice Circeo che avrebbe dovuto firmare, in prima persona, quest’importante documento. E qui lo scoglio non segnalato dalle carte, anche se, direte voi, se navighi a trenta metri dalla riva non è sfortuna. Nella ricerca di una soluzione mai arrivata, dopo numerose richieste al suo Capo Gabinetto, svariati solleciti diretti e scritti, ore d’inutile attesa e d’anticamera veniamo ricevuti, finalmente, da un occupatissimo Sig. Sindaco che c’informa che non poteva compilare il documento richiesto e ci consiglia di pazientare ancora un paio di mesi, fin quando si sarà insediato un nuovo Sindaco al Circeo che avrebbe, probabilmente, potuto certificare l’assenza di carichi pendenti sulla sua persona.
Per quanto riguarda il tempo trascorso e perso, i documenti reperiti da noi, ecc, ecc, temo che nessuno se ne farà carico, visto che loro (politici ed istituzioni) ne hanno in abbondanza di tutti e tre.
Per recuperare un po’ del potere d’acquisto, il contributo alla Fondazione Marcello Zei è ancora quello che fu deliberato inizialmente nel Marzo 2003 (ben nove anni fa). Abbiamo chiesto “l’aumento”, come volevasi dimostrare anche qui, nonostante la nostra modica richiesta di un aumento mensile d’euro 32,50 a socio, abbiamo, ad oggi, ricevuto solo una risposta scritta, nella quale ci viene fatto presente che “quest’aumento sarebbe stato impossibile, perché avrebbe infranto il patto di stabilità imposto ai Comuni”. Quindi, solo la Famiglia Zei, ha provveduto all’oneroso contributo.
Davanti a tutte queste piccole “chiamiamole disavventure”, crediamo fermamente che dopo la tempesta, non può che arrivare un periodo di calma. Credo che sia ovvio che il dialogo di coppia, tra due istituzioni che non si capiscono, che non parlano la stessa lingua, sia quasi impossibile. In questo caso, possiamo solo che vivere separati dentro casa, com’è successo per diversi anni, con tutte le conseguenze che questo ha comportato per i servizi offerti al cittadino. Dopo la tempesta, viene la calma. Lo sanno tutti. Non ci resta che aspettare il sereno e che il bel tempo
arrivi anche per la Cultura e la conservazione dei Beni Culturali. Potete esser sicuri che la Fondazione Marcello Zei non demorderà per poter dar un miglior servizio didattico a bambini, adulti e turisti in generale.

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